MIP-C: una nuova malattia correlata al COVID-19

Una scoperta importante per la salute globale

Una nuova malattia è stata scoperta e chiamata MIP-C (autoimmunità MDA5 e polmonite interstiziale contemporanea a Covid-19). La ricerca che ha portato a questo risultato, è stata fatta da un team internazionale di ricercatori guidati dall’Università della California e dal Dipartimento di Reumatologia dell’Università di Leeds. La scoperta, coordinata da Dennis McGonagle dell’Università di Leeds, è stata pubblicata sul sito eBioMedicine associato al gruppo Lancet. La MIP-C è una condizione potenzialmente fatale che può svilupparsi nelle persone infettate dal virus SarsCoV2.

I sintomi e la diagnosi della MIP-C

La MIP-C è una malattia apparentemente simile alla dermatomiosite anti-MDA5 positiva, una malattia autoimmune che può causare polmonite interstiziale con fibrosi polmonare. 25 dei 60 pazienti analizzati nello studio svilupparono fibrosi polmonare e 8 di essi sono morti a causa della fibrosi polmonare. Gli anticorpi MDA5 attaccano un enzima che normalmente rileva il virus SARS-COV2. E questo potrebbe spiegare perché il COVID-19, anche in forma lieve, può essere accompagnato da un diverso tipo di dermatomiosite anti-MDA5 positiva, ovvero il MIP-C​​.

Ricerca e internazionali collaborazioni

Il team internazionale di ricercatori, guidato dall’Università di Leeds e la University of California, San Diego, hanno combinato i più recenti metodi tecnologicamente avanzati per identificare questo nuovo sindrome. La scoperta della interlucina-15 (IL- 15) come collegamento causale, un marchio distintivo delle malattie polmonari interstiziali progressive, suggerisce che la risposta immunitaria al COVID-19 potrebbe produrre MIP-C. Questo è indicato anche dalla misura di IL-15 molto alta nei pazienti più gravi. L’IL-15 è una citochina in grado di provocare l’ esaurimento delle cellule immunitarie e che promuove la fibrosi polmonare.

Uno sguardo al futuro

La scoperta della MIP-C ha importanti implicazioni per la sanità pubblica, che suggerisce che il Covid-19 possa comportare effetti a lungo termine ancora non completamente compresi. Gli studiosi sperano che il riconoscimento dell’IL-15 come causa possa sollevare nuove ricerche sul trattamento di questa condizione. Anche se al momento mancano ancora grandi quantità di dati che confermino la diffusione della MIP-C fuori dal Regno Unito, ci sono segnalazioni di sintomi simili in altre regioni del mondo, che indicano che potrebbe essere un fenomeno globale.

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