“Noi salviamo vite”: un appello ai futuri medici
Il ministero della Salute presenta la nuova campagna per aumentare le adesioni a medicina di emergenza e urgenza
Ogni giorno, migliaia di italiani in pericolo di vita o in cerca di cure tempestive, varcano la soglia del pronto soccorso; solo nel 2023 sono stati registrati 19,7 milioni di accessi. Ma per garantire a tutti un’assistenza tempestiva ed efficace, c’è bisogno di più medici specializzati in emergenza-urgenza. Per risolvere questa emergenza nasce la campagna “Noi salviamo vite”, presentata al ministero della Salute per aumentare le adesioni alla specializzazione in medicina di emergenza e urgenza.
Un sistema sotto pressione
I numeri parlano chiaro: i pronto soccorso italiani sono sotto pressione. Milioni di accessi ogni anno mettono a dura prova un sistema già fragile. La carenza di personale medico specializzato si traduce in tempi di attesa più lunghi, un carico di lavoro maggiore per gli operatori sanitari e, in alcuni casi, in un rischio maggiore per la salute dei pazienti.
Le ragioni della carenza
Perché c’è questa carenza di medici specializzati in emergenza-urgenza? Le ragioni sono molteplici:
- Carico di lavoro intenso: Il lavoro in pronto soccorso è estremamente impegnativo, sia fisicamente che psicologicamente
- Turni di lavoro irregolari: I medici del pronto soccorso spesso lavorano turni notturni, festivi e nei weekend
- Stress elevato: L’esposizione continua a situazioni di emergenza e la necessità di prendere decisioni rapide e difficili possono generare un elevato livello di stress
“Noi salviamo vite”: l’appello ai giovani medici
In risposta a questa situazione di emergenza, il ministero della Salute, in collaborazione con l’associazione Italian Emergency Medicine Schools e con la partecipazione del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, ha presentato la nuova campagna “Noi salviamo vite”. La campagna, che si rivolge ai laureati e laureandi in medicina, sarà diffusa nei mesi da settembre a novembre con l’obiettivo di aumentare le adesioni alla specializzazione in medicina di emergenza e urgenza.
Scegliere con il cuore
“Il nostro messaggio è un invito ai giovani a scegliere con il cuore” spiega Francesco Franceschi, presidente Italian Emergency Medicine Schools e dirigente della Uoc Medicina d’urgenza presso la fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma”. “Molti studenti di medicina fanno la tesi in medicina di emergenza e urgenza, ma poi scelgono seguendo altri criteri, come quelli economici” continua Franceschi. La campagna fa leva proprio sul lato emotivo sottolineando che, nonostante le difficoltà, il lavoro in pronto soccorso offre anche grandi soddisfazioni: la possibilità di salvare vite e di fare la differenza nella vita degli altri.
Un investimento per il futuro
Investire nella formazione di nuovi medici specializzati in emergenza-urgenza significa investire nel futuro del nostro sistema sanitario. È un modo per garantire a tutti i cittadini un accesso equo e tempestivo alle cure, anche nelle situazioni più critiche.
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