Nuove frontiere nella cura del tumore allo stomaco
Quando la ricerca apre la strada alla speranza
Il trattamento del tumore allo stomaco sta entrando in una nuova era grazie a scoperte innovative che promettono di migliorare significativamente la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti. Questo articolo esplora i progressi più recenti, con un focus particolare sul trattamento mirato zolbetuximab, e offre uno sguardo sul futuro della terapia del tumore gastrico.
L’ascesa della terapia mirata
La ricerca sul cancro allo stomaco ha fatto passi da gigante con l’introduzione di terapie mirate, come zolbetuximab, un anticorpo monoclonale che mostra promesse per i pazienti con tumori HER2-negativi e che esprimono alti livelli di CLDN 18.2. Questa proteina, normalmente presente nelle cellule della mucosa gastrica, diventa più esposta con lo sviluppo del cancro allo stomaco, offrendo un bersaglio terapeutico. Il trattamento standard attuale per questi pazienti si limita alla chemioterapia, con una sopravvivenza media di circa 12 mesi. Tuttavia, lo studio GLOW ha dimostrato che l’aggiunta di zolbetuximab alla chemioterapia standard può ridurre significativamente il rischio di progressione della malattia o morte, estendendo la sopravvivenza media a 14.4 mesi rispetto ai 12.2 mesi del gruppo placebo.
Risultati promettenti dagli studi clinici
La fase 3 dello studio clinico internazionale GLOW, condotto su 507 pazienti in 18 paesi, ha rivelato che zolbetuximab, in combinazione con la chemioterapia CAPOX, ha migliorato la sopravvivenza senza progressione della malattia e ha raddoppiato la possibilità di non avere progressione della malattia a 2 anni. Inoltre, questo trattamento ha significativamente allungato la sopravvivenza complessiva e ridotto il rischio di morte del 23%, senza aggiungere significativa tossicità al regime di trattamento.
Il cammino verso la personalizzazione della cura
Questa scoperta segna un passo importante verso la personalizzazione del trattamento del cancro allo stomaco, offrendo ai pazienti la possibilità di scegliere, insieme ai loro medici, il regime terapeutico più adatto. Se approvato, zolbetuximab diventerà la prima terapia mirata negli Stati Uniti per i pazienti con tumore gastrico o della giunzione gastroesofagea avanzato, HER2-negativo, che esprime CLDN 18.2.
Prospettive future
Oltre a zolbetuximab, altri regimi chemioterapici, come il FLOT e il SOX, continuano a essere la spina dorsale del trattamento perioperatorio in molti paesi, dimostrando miglioramenti nella sopravvivenza dei pazienti con tumore allo stomaco in stadi II o III. La ricerca continua anche nell’ambito della chemioradioterapia e della chemioterapia adiuvante, con lo scopo di identificare i trattamenti più efficaci basati sulle caratteristiche individuali del tumore e del paziente.
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