Policlinico di Milano, la robotica in sala operatoria: si sperimenta anche sulla chirurgia toracica
Robotica in sala operatoria, si sperimenta sulla chirurgia toracica. Il chirurgo è seduto, con gli avambracci appoggiati alla console, e ha una visione 3D del campo operatorio
Ma soprattutto i suoi movimenti sono super-precisi, oltre le possibilità umane: e infatti è un robot ad assisterlo, come è da poco avvenuto al Policlinico nell’Unità operativa di Chirurgia toracica e Trapianti di Polmone diretta da Mario Nosotti.
Si tratta di un intervento importante, perché è il primo di questo tipo (rimozione di linfonodi patologici del mediastino) ad essere disponibile a Milano in un ospedale pubblico.
Chirurgia toracica, l’intervento con robot in sala operatoria del Policlinico di Milano
L’intervento è stato eseguito da Davide Tosi insieme ad Alessandro Palleschi sotto la supervisione di Mario Nosotti e di Giulia Veronesi.
Grazie alla versione più aggiornata del robot Da Vinci, appena installato al Padiglione Monteggia, è stata portata a termine una linfoadenectomia mediastinica in poco meno di due ore: “un tempo – spiegano i chirurghi – del tutto compatibile con la metodica videotoracoscopica che utilizziamo di routine”.
Il paziente è un uomo di 50 anni con trombosi di un importante tronco venoso e diverse linfoadenopatie mediastiniche di circa 2 centimetri; grazie al robot è stato possibile asportargli con estrema precisione grossi linfonodi patologici tra vena cava, vena azigos, trachea, arco aortico e importanti tronchi nervosi.
La precisione del robot ha permesso non solo di risparmiare il più possibile i tessuti sani, ma anche di ridurre al minimo le complicanze: l’uomo, a pochi giorni dall’intervento, è già stato dimesso in buone condizioni.
“Il nostro Policlinico – commenta il professor Nosotti – potrà finalmente offrire ai suoi pazienti interventi toracici robotici con l’attenzione alle loro esigenze che è tipica di un ente pubblico di ricerca e cura.
Abbiamo già concordato un fitto programma di addestramento e una programmazione operatoria mensile con il professor Emanuele Montanari, direttore della Urologia dell’Ospedale, al quale va il mio ringraziamento per l’incoraggiamento e lo spazio dedicato alla mia Unità operativa.
Una cosa che mi rende orgoglioso del posto dove lavoro da più di 30 anni è il personale di sala operatoria: preparato, professionale, attento, disponibile ed entusiasta di questa nuova avventura.
Di più non si può desiderare.
Non posso dimenticare la nostra Direzione, in particolare il direttore amministrativo Fabio Agrò che si è ‘destreggiato’ tra regole, divieti, impugnazioni, eccetera per permetterci di ottenere questo risultato”.
La strada che è appena stata avviata, conclude Nosotti, “è il risultato del lavoro appassionato di tutte le componenti del nostro Policlinico, una strada che porterà una ventata di novità in particolare per i pazienti con patologie mediastiniche spesso in cura dai nostri neurologi”.
Per approfondire:
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