Prevenzione contro HIV: la nuova iniezione ogni sei mesi basta
L’iniezione semestrale del nuovo farmaco Lenacapavir si è dimostrata incredibilmente efficace nel prevenire l’infezione da HIV
Un nuovo capitolo nella lotta all’HIV si è aperto con i risultati dello studio Purpose 1, presentati alla 25° Conferenza Internazionale sull’AIDS a Monaco di Baviera. L’iniezione semestrale del nuovo farmaco Lenacapavir si è dimostrata incredibilmente efficace nel prevenire l’infezione e ha mostrato risultati sorprendenti.
Un farmaco rivoluzionario
L’attuale profilassi pre-esposizione (PrEP), ovvero l’assunzione di farmaci antiretrovirali per prevenire l’infezione da HIV, ha già dimostrato la sua efficacia. Tuttavia, l’aderenza alla terapia giornaliera è spesso un ostacolo significativo. L’iniezione semestrale di Lenacapavir invece permette di risolvere questo problema, offrendo una protezione duratura e richiedendo meno impegno da parte del paziente.
Risultati della ricerca
Da quanto mostrato dai risultati della ricerca, l’iniezione semestrale del nuovo farmaco Lenacapavir si è dimostrata incredibilmente efficace nel prevenire l’infezione da HIV in oltre 2000 giovani donne in Sudafrica e Uganda. Questa scoperta, pubblicata sul prestigioso New England Journal of Medicine, rappresenta una svolta epocale nella prevenzione dell’HIV, offrendo un’alternativa più semplice e efficace rispetto alle pillole giornaliere finora utilizzate.
Le sfide di ricerca
Nonostante questi risultati promettenti, rimangono ancora delle sfide da affrontare. Innanzitutto è necessario garantire l’approvazione rapida e l’accesso equo al Lenacapavir in tutto il mondo. Sharon Lewin, presidente uscente dell’International AIDS Society, ha sottolineato l’enorme potenziale di questa scoperta: “Se approvato e reso accessibile, il Lenacapavir potrebbe accelerare in modo significativo il raggiungimento dell’obiettivo di prevenire l’HIV nelle persone che ne hanno bisogno”. Beatriz Grinsztejn, nuova presidente dell’Ias, ha aggiunto poi che è fondamentale garantire l’accesso a queste nuove terapie anche nei Paesi a basso e medio reddito, dove l’epidemia di HIV colpisce in modo sproporzionato le comunità marginalizzate.
Oltre a questo, sono in corso studi per valutare l’efficacia di altre molecole a lunga durata d’azione, come il Cabotegravir, che potrebbero offrire ulteriori opzioni preventive.
Il Lenacapavir in Italia
In Italia, il lenacapavir è già stato autorizzato dall’Agenzia del Farmaco (AIFA), ma solo al trattamento di persone con Hiv1 resistente a più opzioni terapeutiche che non possono utilizzare un altro regime antivirale. Questa nuova molecola rappresenta una svolta nella lotta contro il virus, e la sua potenziale approvazione per la prevenzione segnerebbe un’ulteriore pietra miliare. Sarebbe infatti il primo farmaco a offrire una protezione semestrale contro l’HIV, rivoluzionando le attuali pratiche preventive. Come ha sottolineato Roberto Burioni, “Non è un miracolo, è la scienza”, una dimostrazione concreta di come la ricerca scientifica possa migliorare la vita delle persone.
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