Primo soccorso ed interventi in emergenza: la sincope

La sincope è definita come una perdita di coscienza transitoria. Sincope è il termine medico per indicare lo svenimento o lo svenimento. È causata da un calo temporaneo della quantità di sangue che affluisce al cervello

La sincope può verificarsi se si verifica un improvviso calo della pressione sanguigna, una diminuzione della frequenza cardiaca o una variazione della quantità di sangue in alcune aree del corpo.

Se si sviene, è probabile che si diventi subito coscienti e vigili, ma è possibile che ci si senta confusi per un po’.

Di solito è dovuta a un deficit di sostanze nutritive al cervello (diminuzione del flusso sanguigno, in genere a causa di un calo della pressione arteriosa, della durata di 8-10 secondi).

Il recupero è di solito completo e rapido, raramente dura >1-2 minuti (una durata maggiore suggerisce che si tratta di qualcosa di più di una semplice sincope, come un trauma cranico che prolunga la perdita di coscienza).

L’incidenza della sincope aumenta con l’età, con un forte incremento dopo i 70 anni

Questo aumento del rischio è dovuto ad anomalie legate all’età e alle malattie che compromettono la capacità di rispondere a sollecitazioni fisiologiche che normalmente non causerebbero la sincope in persone più giovani.

La sincope, in generale, si divide in quattro categorie principali:

  • Sincope riflessa (neurologica).
  • Sincope ortostatica.
  • Aritmie cardiache.
  • Malattie strutturali cardiopolmonari.

Negli anziani, le cause della sincope sono molteplici, ma di solito sono di natura cardiaca o neurologica:

  • Sincope vasovagale (lo svenimento “comune”, dopo una vista, un suono, un odore o un dolore improvvisi). Si tratta di una sincope riflessa in cui i riflessi neurali modificano in modo inappropriato la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
  • Ipersensibilità del seno carotideo (più comune negli anziani, dovuta a capovolgimenti di testa, tumori, rasatura o colletti stretti).
  • Aritmia (14%): Blocco AV, pause cardiache, tachiaritmie ventricolari.
  • Ipotensione ortostatica (8-10%, associata a una diminuzione della pressione arteriosa sistolica di almeno 20 mmHg o della pressione arteriosa diastolica di almeno 10 mmHg, quando si assume la posizione eretta).

L’invecchiamento è associato a una maggiore prevalenza di ipotensione ortostatica, probabilmente a causa di cambiamenti nel riflesso vestibolosimpatico.

Altre cause comuni sono

  • diminuzione del volume intravascolare
  • antidepressivi e
  • antipertensivi (soprattutto vasodilatatori).
  • Malattie cerebrovascolari (TIA, ictus, ecc.).
  • Variazioni del glucosio (post-prandiale).

Tuttavia, la causa è sconosciuta in circa un terzo dei casi.

Complicazioni della sincope

La sincope è di solito autolimitata e quindi il recupero è completo.

Tuttavia, la perdita di coscienza provoca anche la perdita del tono posturale e il collasso, che può causare lesioni da caduta o, peggio, da incidenti con veicoli a motore o macchinari pesanti.

Sul campo, l’interazione più probabile con un paziente anziano che manifesta una sincope riguarderà la causa della sincope (condizioni cardiache o neurologiche) o gli esiti della sincope (traumi da cadute, incidenti, ecc.).

Oltre alle necessità immediate di affrontare eventuali lesioni gravi, una rapida valutazione del livello di coscienza e della frequenza e del ritmo del polso sono indispensabili per identificare le cause neurologiche e cardiache comuni.

Per questo motivo, è importante il supporto per l’ABC (vie aeree, respirazione, circolazione), oltre all’O2 quando indicato e all’accesso per via endovenosa durante il tragitto.

L’obbligo più importante per una perdita di coscienza transitoria è assicurarsi che sia transitoria!

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