Primo soccorso in caso di esposizione all'acido fluoridrico
L’acido fluoridrico è una sostanza chimica molto corrosiva, altamente irritante e velenosa, accessibile e utilizzata in molti luoghi di lavoro
Le ustioni e l’esposizione a questa sostanza chimica possono essere molto dolorose e causare danni estesi o addirittura la morte.
I rischi associati all’acido fluoridrico
L’acido fluoridrico (HF) è un composto chimico che si presenta sotto forma di vetro incolore o di liquido fumante.
Le sue proprietà uniche lo rendono molto più pericoloso di altri acidi comunemente utilizzati.
L’HF ha molti usi: digestione dei minerali, pulizia delle superfici, incisione, colorazione biologica e altro ancora.
Anche piccole quantità di questo acido possono essere fatali e causare gravi danni se esposte alla pelle.
Chiunque abbia accesso a questo composto non deve sottovalutare i rischi che esso comporta.
A seconda del livello di concentrazione, l’esposizione all’acido fluoridrico può causare la morte
Il motivo principale è che l’acido entra nel flusso sanguigno e può intrappolare calcio e magnesio.
In un attimo, l’acido può danneggiare rapidamente gli organi vitali, tra cui il cuore, i muscoli e il sistema nervoso.
Anche il contatto della pelle con una soluzione concentrata di questo acido può provocare ustioni gravi e la morte.
La soluzione diluita può penetrare rapidamente nella pelle senza provocare un’immediata sensazione di bruciore.
Il ritardo nella reazione dell’organismo all’acido è ciò che lo rende più pericoloso.
Molti lavoratori non sanno di essere stati esposti o di essere entrati in contatto con l’HF a causa della mancanza di sintomi.
Ma una volta che l’acido entra nel corpo, continua a causare danni anche dopo aver lavato via la pelle esposta.
Anche il contatto con gli occhi può causare cecità immediata e danni permanenti agli occhi.
Per quanto riguarda l’esposizione per inalazione, i lavoratori non corrono rischi a meno che l’HF fumante non contenga un livello di concentrazione superiore o uguale al 40%.
Trattamento di primo soccorso in caso di danno da acido fluoridrico
L’HF è una sostanza chimica pericolosa e l’entità delle lesioni può non essere evidente nelle prime due ore.
Un trattamento immediato di primo soccorso è essenziale, anche in caso di esposizione minore.
Contatto con la pelle
In seguito al contatto diretto con l’acido, la pelle può subire ustioni profonde ed estremamente dolorose, danneggiando gli strati più profondi della cute.
Per il trattamento di primo soccorso, recarsi immediatamente a una fonte d’acqua e inondare l’area esposta con grandi quantità d’acqua.
Togliere tutti gli indumenti contaminati, compresi i gioielli, mentre si sciacqua.
Utilizzare un gel di gluconato di calcio per massaggiare accuratamente la pelle mentre si sciacqua con acqua.
Per i soccorritori, non toccare mai la vittima senza guanti e altri dispositivi di protezione.
Una volta terminato, chiamare il Numero di Emergenza e informare il centralino che una persona è stata esposta all’acido fluoridrico.
Continuare ad applicare il gel di gluconato di calcio in attesa dell’arrivo dei servizi medici.
Contatto dell’acido fluoridrico con gli occhi
I fumi dell’acido fluoridrico possono causare secchezza oculare e una sensazione di bruciore all’interno dell’occhio.
Possono causare danni irreversibili alla cornea, compresa una possibile secchezza.
Dopo l’esposizione, recarsi immediatamente a una stazione di lavaggio e sciacquare gli occhi con acqua per almeno 10 minuti.
Tenere aperti gli occhi durante l’irrigazione e, se la vittima indossa lenti a contatto, farle rimuovere il prima possibile.
Chiamare i servizi medici di emergenza e applicare un impacco di ghiaccio sulla zona oculare in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Inalazione di fumi di acido fluoridrico
Dopo un’esposizione ad HF, gli effetti sui polmoni possono manifestarsi o essere ritardati nelle prime 36 ore.
Rimuovere la persona dall’aria esposta garantendo la sicurezza del soccorritore.
Se la persona non respira e ha perso conoscenza, iniziare subito la respirazione artificiale.
L’ossigeno deve essere somministrato il prima possibile da un soccorritore qualificato.
Evitare il contatto bocca-bocca utilizzando barriere per la rianimazione cardiopolmonare come paradenti o schermi facciali.
Ingestione
L’ingestione di una quantità anche minima di acido fluoridrico può provocare diversi effetti.
Questi includono bruciore e sanguinamento del tratto digestivo, vomito, diarrea e crollo della pressione sanguigna.
In questi casi, non bisogna indurre il vomito.
Sciacquare la bocca della persona con acqua pulita. Somministrare da mezza a una tazza di acqua, latte o antiacido contenente calcio/magnesio per le vittime coscienti.
Chiamare subito i servizi di emergenza.
Conclusione
Il trattamento di primo soccorso per le ustioni e l’esposizione all’acido fluoridrico comprende il supporto vitale di base, la cura delle ferite e la decontaminazione appropriata.
Un intervento di primo soccorso efficace e rapido può mantenere la persona stabile in attesa di un trattamento medico avanzato.
Imparate oggi stesso il primo soccorso per mantenere il posto di lavoro al sicuro da lesioni chimiche e altri rischi nell’ambiente di lavoro.
Per approfondire:
Emergency Live ancora più…live: scarica la nuova app gratuita del tuo giornale per iOS e Android
Cosa attendersi quando una persona cara si trova nell’unità di terapia intensiva
Ustione: cosa fare, come approcciarla
Ustioni oculari: cosa sono, come trattarle
Vescica da ustione: cosa fare e cosa non fare
Cosa dovrebbe esserci in un kit di primo soccorso pediatrico
Manovra di Heimlich: scopriamo assieme cos’è e come praticarla
Primo soccorso alle vittime di incidenti stradali: ciò che ogni cittadino deve sapere
Shock da elettricità: il primo soccorso e trattamento della scossa elettrica
Un tourniquet è uno dei presidi sanitari più importanti nel tuo kit di primo soccorso
I 12 articoli essenziali da avere nel tuo kit di primo soccorso personale
Primo soccorso per le ustioni: Classificazione e trattamento
Shock compensato, scompensato e irreversibile: cosa sono e cosa determinano
Ustioni, primo soccorso: come intervenire, cosa fare