Primo Soccorso: la manovra GAS (Guardare Ascoltare Sentire) in medicina d’urgenza
Con “manovra GAS“, acronimo di “guardare, ascoltare, sentire“, in inglese “looking, listening, feeling“) nel soccorso si indica un insieme di tre azioni specifiche utilizzate dai soccorritori di primo soccorso per verificare se il soggetto respira o no e per monitorare rapidamente e senza l’ausilio di macchinari, i segni vitali del soggetto da soccorrere, utilizzando tre sensi: vista, udito e tatto
La GAS è una manovra semplice da attuare e proprio per tale motivo può essere usata da chiunque, anche se non ha competenze mediche
La GAS si effettua generalmente alla lettera “B” della regola ABC, quindi DOPO aver verificato la pervietà delle vie aeree (lettera “A”) e PRIMA di verificare la circolazione (lettera “C”).
A nostro avviso la manovra GAS, così come la regola ABC e la formula AVPU, dovrebbe essere conosciuta da tutti e insegnata fin dalle scuole primarie.
GAS o OPACS
Se l’infortunato è incosciente in genere si usa la manovra GAS, se invece è cosciente si usa la manovra OPACS.
La OPACS serve principalmente per verificare la “qualità” della respirazione (certamente presente se il soggetto è cosciente), mentre la GAS serve principalmente per verificare se il soggetto incosciente respira o no.
Quando si usa la manovra GAS?
La manovra GAS si usa per determinare rapidamente e senza l’ausilio di macchinari né di competenze mediche specifiche, se una persona colta da malore e non cosciente stia respirando o non.
Un caso frequente è la situazione in cui il primo soccorritore accorso sul luogo di un incidente stradale, debba rapidamente verificare se l’infortunato in stato di incoscienza o se stia respirando più o meno normalmente, cioè con una frequenza respiratoria ed una estensione toracica adeguate.
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Vantaggi della GAS
- non ha alcun costo per la collettività;
- è facile da usare;
- può essere usata da chiunque, anche senza competenze mediche;
- non necessita di macchinari specifici;
- consente di intuire rapidamente quanto sia grave la situazione (dando così informazioni più dettagliate all’operatore del Numero Unico per le Emergenze 112);
- consente di capire se è necessario intervenire con tecniche di rianimazione come la respirazione bocca a bocca;
- migliora le possibilità di evitare danni anche gravissimi ed irreversibili all’infortunato;
- migliora le possibilità di evitare la morte del soggetto infortunato.
Esecuzione della GAS
Il soccorritore si pone a un lato della testa dell’infortunato e avvicina il proprio orecchio alla bocca e al naso del soggetto, a circa 3 – 4 cm), osservando contemporaneamente l’espansione del torace (in particolare in caso di infortunato donna) e/o l’addome (in particolare se l’infortunato è uomo), poggiandovi anche sopra delicatamente una mano. Il soccorritore dovrà:
A) guardare
- l’espansione del torace e/o dell’addome: da notare che l’espansione deve essere abbastanza ampia e la frequenza respiratoria al minuto dovrebbe essere preferibilmente tra 12 e 20 atti al minuto,
- la bocca per la presenza di un corpo estraneo o per segni di cianosi;
B) ascoltare la presenza di rumori respiratori, come eventuali sibili;
C) sentire il calore e la pressione dell’aria espirata sulle proprie guance.
Questa osservazione viene mantenuta per circa 10 secondi (contati ad alta voce), iperestendendo il capo come vedete nella foto in alto nell’articolo.
L’iperestensione si effettua ponendo una mano sulla fronte e due dita sotto la protuberanza mentoniera, in seguito portando la testa all’indietro sollevando il mento.
Attenzione: se sospettato traumi testa, collo e/o schiena, dovrete mobilizzare la testa molto lentamente o non dovrete mobilizzarla affatto per evitare potenziali danni anche gravissimi e irreversibili al midollo spinale (ad esempio paralisi).
Se il soggetto non respira
Se l’infortunato non respira, si inizia con tecniche di rianimazione come la respirazione bocca a bocca.
Per approfondire:
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