Quali esami fare per controllare l'udito?
Durante il controllo audiologico, nell’ambito del quale viene eseguito l’esame dell’udito, lo specialista valuta la funzione anatomica e funzionale dell’orecchio
Fa ciò attraverso due tipi di test:
- Soggettivi: si valuta la risposta del paziente ad un determinato stimolo;
- Obiettivi (strumentali): si utilizza una macchina per misurare la reazione dell’organo ad uno stimolo.
Esame audiometrico
Il più comune esame dell’udito è quello audiometrico (di tipo soggettivo), che ha lo scopo di individuare la soglia in decibel alla quale il paziente è in grado di percepire un suono.
Il test viene eseguito in una cabina audiometrica insonorizzata per valutare:
- l’audiometria tonale, dove vengono fatti ascoltare particolari suoni per valutare l’udito dal punto di vista quantitativo;
- l’audiometria vocale, in cui si riproducono parole o frasi per valutare il grado di comprensione delle voce umana e studiare la funzione uditiva anche dal punto di vista qualitativo.
Esame udito impedenzometrico
L’impedenzometria è un esame strumentale per lo studio dell’orecchio medio che analizza la mobilità del timpano, della catena degli ossicini e della tuba di Eustachio.
Non è un test doloroso e si esegue inserendo una sonda nel condotto uditivo che produce suoni di diversa frequenza e intensità per valutare il corretto funzionamento del sistema timpano-ossiculare e la funzionalità del muscolo stapedio.
È un test obiettivo che non richiede la collaborazione del paziente e può essere effettuato anche sui bambini dai 12 mesi in poi.
Esame dell’udito: i potenziali evocati acustici
L’esame dei potenziali evocati acustici fornisce importanti informazioni per la localizzazione di una perdita uditiva neurosensoriale che potrebbe dipendere da malattie del labirinto, del nervo acustico o dei centri nervosi.
Al paziente viene richiesto di rimanere fermo in condizioni di rilassamento per alcuni minuti, al buio o nella penombra.
Gli vengono quindi applicati degli elettrodi al lobo dell’orecchio e alla fronte; quindi, si inviano, attraverso le cuffie, particolari suoni.
Un computer registra le risposte elettriche che i suoni producono attraversando l’orecchio interno e percorrendo il nervo acustico per raggiungere i centri uditivi del cervello.
Mai fatto un controllo dell’udito?
In genere, trascorrono 7 anni prima che una persona con problemi all’udito si attivi per cercare una soluzione.
È importante sottoporsi a controlli dell’udito regolari, perché molte cause comuni di perdita dell’udito possono essere prevenute.
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