Quattro virus collegati all'autismo: un legame sempre più forte

Lo sviluppo dell’autismo nei bambini sembra essere correlato al virus herpes comune, durante la gravidanza

Uno studio recente ha rivelato una correlazione significativa tra l’infezione da citomegalovirus (CMV) durante la gravidanza e lo sviluppo dell’autismo nei bambini. Questa scoperta getta nuova luce sul complesso rapporto tra infezioni virali e disturbi dello spettro autistico.

Cos’è il CMV?

Il CMV, un virus herpes comune, è noto per causare una serie di problemi di salute nei neonati, tra cui sordità e disabilità intellettiva. Ora, sembra che possa anche aumentare il rischio di autismo. Secondo la dottoressa Megan Pesch, autrice dello studio, “Il CMV è un virus così brutale. Nell’utero, attacca e invade davvero la placenta, e può alterare lo sviluppo del cervello fetale”.

Il CMV non è l’unica minaccia

Ma il CMV non è l’unico virus ad essere stato collegato all’autismo. La rosolia, il virus Zika e l’herpes genitale sono stati tutti associati a un aumentato rischio di sviluppare questo disturbo. In tutti questi casi, il meccanismo sembra essere simile: il virus infetta il feto in via di sviluppo, danneggiando direttamente le cellule cerebrali o innescando una risposta infiammatoria che altera lo sviluppo del cervello.

Come i virus influenzano il cervello

I virus possono influenzare lo sviluppo del cervello in diversi modi:

  • Danno diretto: Alcuni virus, come il CMV, possono infettare direttamente le cellule cerebrali, causandone la morte o alterandone il funzionamento
  • Infiammazione: Le infezioni virali possono innescare una risposta infiammatoria che danneggia le cellule cerebrali e altera lo sviluppo delle connessioni neurali
  • Alterazione del microbioma: Il microbioma intestinale, un ecosistema di batteri che vive nel nostro intestino, gioca un ruolo importante nello sviluppo del cervello. Le infezioni virali possono alterare il microbioma intestinale, influenzando così lo sviluppo cerebrale
  • Produzione di autoanticorpi: Alcuni virus possono stimolare il sistema immunitario a produrre autoanticorpi, che attaccano i tessuti dell’organismo stesso, incluso il cervello

Le implicazioni per la salute pubblica

Queste scoperte hanno importanti implicazioni per la salute pubblica. Innanzitutto, sottolineano l’importanza della prevenzione delle infezioni virali durante la gravidanza. Le donne incinte dovrebbero vaccinarsi contro le malattie prevenibili con il vaccino, come l’influenza e la rosolia, e adottare misure igieniche adeguate per prevenire l’infezione da CMV. In secondo luogo, queste ricerche aprono nuove prospettive per la diagnosi precoce e il trattamento dell’autismo. Identificando i fattori di rischio virali, potrebbe essere possibile sviluppare nuovi interventi terapeutici.

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