Record di caldo in Brasile e salute sempre più a rischio
Nel giorno dell’equinozio di autunno per l’emisfero australe, continuano a registrarsi temperature da record soprattutto in Brasile
Domenica mattina, intorno alle 10, a Rio de Janeiro le temperature percepite hanno raggiunto la cifra record di 62,3 gradi, una cifra mai registrata dal 2014.
Questo caldo sempre più estremo e sempre più diffuso è direttamente collegato proprio con i cambiamenti climatici e tutte le conseguenze atmosferiche e climatiche che siamo costretti ad affrontare anno per anno: surriscaldamento degli oceani, eventi meteorologici estremi, problemi per la salute e la sicurezza.
Proprio il punto sulla salute gioca un ruolo centrale. È sempre più evidente come l’aumentare di ondate di calore di portata sempre più elevata, causi seri problemi per i sistemi sanitari nazionali.
I rischi per la salute
Analizzando più da vicino quali sono i rischi per la salute di ondate di calore simili a quella che sta interessando il Brasile, si osserva come questi differiscano soprattutto a seconda dell’età e delle condizioni di salute dei soggetti. Si può andare da disturbi di lieve entità, come capogiri, crampi, svenimenti, fino ad arrivare a condizioni molto più gravi, soprattutto nei soggetti anziani, come i colpi di calore.
Le alte temperature, inoltre, favoriscono una maggiore disidratazione, andando a peggiorare malattie già esistenti e mettendo in serio pericolo soprattutto le persone con diabete, problemi ai reni e problemi cardiaci.
Differenza tra colpo di calore e insolazione
Come già accennato, il colpo di calore è una delle conseguenze più rischiose della prolungata esposizione alle alte temperature. L’insorgere di questa sindrome si deve soprattutto ad un mix di fattori: elevata temperatura, scarsa ventilazione e umidità superiore al 60%. I sintomi possono essere: pressione bassa, nausea, capogiri, crampi, edema, disidratazione, perdita di lucidità e svenimento. Se non trattato tempestivamente, il colpo di calore può portare anche a danni agli organi interni e, nei casi più gravi, alla morte.
L’insolazione, invece, è legata principalmente a un’esposizione prolungata al sole. I suoi sintomi più comuni sono: l’arrossamento delle parti esposte, occhi arrossati con lacrimazione eccessiva, debolezza, nausea, debolezza generale. Di solito l’insolazione viene associata a conseguenze meno gravi, ma anche in questo caso, se non trattata in maniera adeguata, può portare a esiti gravissimi.
Va anche ricordato che un’esposizione prolungata ai raggi UV aumenta il rischio di contrarre il melanoma.
È sempre bene evitare l’esposizione diretta al sole, o il restare in luoghi molto caldi, nelle ore di maggiore aumento della temperatura. Ma nel caso si avvertano i sintomi dell’insolazione o del colpo di calore, bisogna chiamare immediatamente un medico o i soccorsi.
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