Regno Unito: si fa asportare la prostata per non rischiare tumore
Un uomo d’affari di 53 anni inglese, una moglie e quattro figli è il primo uomo al mondo secondo il Sunday Times al quale è stata asportata la prostata in maniera preventiva. Non ha potuto sopportare la spada di Damocle che accertava l’insorgenza di un tumore negli anni a venire, e così ecco che dopo le ‘recenti confessioni’ di Angelina Jolie viene alla luce la storia di un uomo che si è sottoposto ad un intervento chirurgico totalmente precauzionale.
I medici inizialmente erano titubanti, non convinti del tutto di un’operazione simile, specie se si pensa che una rimozione della prostata in queste condizioni può in un certo qual senso causare effetti indesiderati sul paziente a lungo andare, come disfunzioni erettiili e problemi di incontinenza. In ogni caso, Roger Kirby, uno dei chirughi protagonisti di quest’ormai celebre intervento ha voluto sottolineare come il tutto sia stato eseguito secondo un ordine logico di idee dato che erano comunque manifeste nel paziente le prime insorgenze maligne che avrebbero in futuro aggredito con certezza la prostata.
Adesso il paziente sta bene hanno detto i medici; certo è, che per una persona che possiede il gene questo tipo di interventi sono delle vere e poprie liberazioni dal punto di vista psicologico. Del resto come dare torto a chi vuole sconfiggere una volta per tutte nella vita un’angoscia che può poi verificarsi mortale, stando infatti ad uno studio dell’Istituto della ricerca sul cancro di Londra ICR, i portatori del BRCA1 e BRCA2 sarebbero certamente più esposti a carcinomi di qualcunque altro individuo al mondo.
Una ricerca non meno interessante invece, condotta da Ros Eeles professoressa del centro ricerche londinese nonché direttrice dello studio, afferma che di fatto un portatore del gene BRCA1 ha il triplo del rischio rispetto alla media di contrarre il cancro alla prostata mentre i portatori del BRCA2 hanno addirittura un’esposizione al tumore di otto volte superiore alla media.