Relazione dose-risposta: che cos’è, perché è importante conoscerla

Relazione dose-risposta: indipendentemente da come si produce l’effetto di un farmaco, attraverso il legame con il recettore o con interazioni chimiche, la concentrazione del farmaco al sito d’azione ne controlla l’effetto

Tuttavia, la risposta alla concentrazione può essere complessa e spesso non lineare.

La relazione tra la dose del farmaco, indipendentemente dalla via di somministrazione, e la sua concentrazione a livello cellulare è persino più complessa.

La curva dose-risposta è tipicamente rappresentata come dose o funzione della dose (p. es., log10 della dose) sull’asse delle X e come misura dell’effetto (risposta) sull’asse delle Y.

Poiché un effetto farmacologico è funzione sia della dose sia del tempo, un grafico di questo tipo descrive la relazione dose-risposta indipendentemente dal tempo

Per misurare gli effetti farmacologici, si considerano frequentemente quelli ottenuti al picco massimo o nelle condizioni di regime stazionario (p. es., durante l’infusione EV continua).

Gli effetti farmacologici possono essere quantificati a livello molecolare, cellulare, tissutale, organico, d’apparato o dell’intero microrganismo.

Una curva dose-risposta ipotetica ha caratteristiche che variano:

    • Potenza (posizione della curva lungo l’asse della dose)
    • Efficacia massima o effetto soffitto (massima risposta raggiungibile)
    • Inclinazione (variazione di risposta per unità di dose)

Si verifica anche una variazione biologica (variazione dell’intensità della risposta tra individui appartenenti alla stessa popolazione ai quali è stata somministrata la stessa dose di farmaco).

Tracciare curve dose-risposta per farmaci che vengono studiati nelle stesse condizioni può essere d’aiuto per confrontare i profili farmacologici dei farmaci.

Questa informazione aiuta a determinare la dose necessaria per raggiungere l’effetto desiderato.

La relazione dose-risposta, che coinvolge i principi di farmacocinetica e farmacodinamica, determina la dose necessaria, la frequenza di somministrazioni oltre all’indice terapeutico di un farmaco in una popolazione.

L’indice terapeutico (rapporto fra la minima concentrazione tossica e la mediana delle concentrazioni terapeutiche) aiuta a determinare l’efficacia e la sicurezza di un farmaco.

Aumentando la dose di un farmaco con un basso indice terapeutico, aumenta la probabilità di tossicità o inefficacia del farmaco.

Tuttavia, queste caratteristiche differiscono in funzione della popolazione e sono influenzate da fattori correlati al paziente come gravidanza, età e funzione dell’organo (p. es., velocità di filtrazione glomerulare stimata).

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Fonte dell’articolo:

MSD

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