Riconoscere e agire in caso di infarto
Guida essenziale per identificare e gestire un’urgenza cardiaca
I sintomi dell’infarto: segnali di allarme
L’infarto miocardico, comunemente noto come attacco di cuore, è una condizione medica grave che si verifica quando il flusso di sangue al cuore viene improvvisamente bloccato. I sintomi possono variare significativamente tra gli individui, ma ci sono alcuni segnali di allarme comuni da riconoscere. Il sintomo più noto è un dolore intenso e oppressivo al centro del petto, spesso descritto come una sensazione di pressione. Questo dolore può irradiarsi verso il braccio sinistro, la mandibola, il collo, la schiena o lo stomaco. Altri sintomi includono mancanza di respiro, sudorazione eccessiva e fredda, nausea, vertigini e una sensazione di ansia simile al panico. È importante sottolineare che i sintomi dell’infarto possono variare notevolmente, specialmente tra uomini e donne, con queste ultime che spesso sperimentano sintomi meno tipici come affaticamento insolito, indigestione e un senso di malessere generale.
Primo soccorso in caso di infarto
In caso di sospetto infarto, è fondamentale agire rapidamente. La prima azione da intraprendere è chiamare immediatamente i servizi di emergenza, fornendo una descrizione chiara dei sintomi e il luogo dove ci si trova. Mentre si attende l’arrivo dell’assistenza medica, è importante che la persona colpita rimanga il più calma possibile e si sieda in una posizione a metà strada tra seduta e sdraiata, con il busto sollevato e supportato. Se la persona è cosciente e non è allergica o ha controindicazioni, può essere utile somministrare un’aspirina, che aiuta a prevenire la coagulazione del sangue. Questo gesto dovrebbe essere concordato con la centrale medica che gestisce le emergenze, comunicandoglielo al telefono e, in caso di somministrazione, informando il personale medico al suo arrivo sul posto. È cruciale non lasciare la persona sola e monitorarla costantemente in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
La rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore
In attesa dell’arrivo dei soccorsi, può essere necessario eseguire la rianimazione cardiopolmonare (RCP) se la persona colpita è incosciente e non respira normalmente. La RCP consiste nell’applicare una serie di compressioni toraciche forti e rapide al centro del petto, al ritmo di circa 100-120 compressioni al minuto. Se disponibile, l’uso di un defibrillatore esterno automatico (DEA) può aumentare significativamente le probabilità di sopravvivenza. Una volta acceso, il defibrillatore fornisce istruzioni vocali per l’uso. Applicare le pastiglie adesive come indicato e seguire le istruzioni del DEA; se necessario, l’apparecchio erogherà una scarica elettrica per ripristinare un ritmo cardiaco normale.
Cosa fare se si è soli durante un infarto
Se si sospetta un infarto mentre si è soli, è cruciale chiamare immediatamente i servizi di emergenza. Se possibile, sbloccare la porta per facilitare l’accesso ai soccorritori. Dopo aver chiamato i soccorsi, cercare di rimanere il più calmi possibile e sedersi o sdraiarsi in una posizione comoda. È importante non compiere sforzi fisici. Se si ha a disposizione dell’aspirina e non ci sono controindicazioni, masticarla lentamente può aiutare a ridurre la formazione di coaguli nel sangue.
Prevenzione dell’infarto: stili di vita e controlli
La prevenzione gioca un ruolo chiave nella riduzione del rischio di infarto. Adottare uno stile di vita sano è fondamentale: ciò include mantenere una dieta equilibrata, non fumare, limitare il consumo di alcol, fare regolare attività fisica e gestire efficacemente lo stress. È altresì importante tenere sotto controllo fattori di rischio come ipertensione, colesterolo alto, diabete e obesità. Effettuare controlli medici regolari e la gestione attenta di queste condizioni possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
La formazione e l’importanza dell’educazione alla salute
L’educazione pubblica e la formazione sui primi soccorsi sono essenziali per migliorare la risposta alle emergenze cardiache. Corsi di formazione in rianimazione cardiopolmonare (RCP) e l‘uso dei defibrillatori esterni automatici (DEA) possono salvare vite. Informare la popolazione sui sintomi dell’infarto e su come reagire in caso di emergenza aumenta la probabilità di sopravvivenza e riduce il rischio di danni permanenti al cuore.
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