Ritardi nelle diagnosi di cancro a causa di barriere linguistiche e culturali
In Irlanda del Nord, le minoranze etniche denunciano ritardi nelle diagnosi di cancro a causa di barriere linguistiche e culturali
Le persone appartenenti a minoranze etniche in Irlanda del Nord denunciano ritardi nelle diagnosi di cancro a causa di barriere linguistiche e culturali che ostacolerebbero l’accesso alle cure. Questa denuncia, lanciata da iAssist-NI, un’organizzazione che supporta le comunità etniche, getta una luce inquietante sulle disuguaglianze presenti nel sistema sanitario.
Una diagnosi tardiva, un futuro compromesso
Suha Ahmed, 35 anni, rifugiata sudanese, è solo uno dei tanti esempi di come questi ritardi possano avere conseguenze devastanti. Dopo nove mesi di sofferenze e di insistenti richieste di visite mediche, le è stato diagnosticato un cancro metastatico, ormai in fase avanzata. “Quando finalmente mi hanno visitata, il cancro si era diffuso e ormai è troppo tardi”, ha raccontato con amarezza. La storia di Suha è purtroppo emblematica di una situazione più ampia. Molti pazienti di origine straniera riferiscono di non essere stati presi sul serio dai medici, di aver faticato a farsi comprendere e di aver ricevuto diagnosi tardive, con gravi ripercussioni sulla loro salute.
Barriere linguistiche e culturali
Le barriere linguistiche rappresentano uno degli ostacoli principali all’accesso alle cure. Spesso, i pazienti non comprendono appieno le spiegazioni dei medici e non riescono a comunicare i loro sintomi in modo efficace. Questo può portare a diagnosi errate o ritardate e a trattamenti inadeguati.
Anche le differenze culturali possono influenzare l’esperienza dei pazienti. Diverse culture hanno concezioni diverse della salute e della malattia, e ciò può portare a incomprensioni tra pazienti e operatori sanitari. Inoltre, alcuni pazienti possono essere riluttanti a esprimere i propri bisogni o a chiedere chiarimenti per paura di apparire scortesi o ignoranti.
Le conseguenze
I ritardi nella diagnosi del cancro possono avere conseguenze devastanti per la salute dei pazienti. Un tumore diagnosticato in fase precoce ha maggiori probabilità di essere curato con successo. Al contrario, un tumore diagnosticato in fase avanzata è più difficile da trattare e ha una prognosi meno favorevole.
Le richieste di iAssist-NI
iAssist-NI chiede al Dipartimento della Salute di adottare misure urgenti per affrontare questo problema. In particolare, l’organizzazione richiede:
- Un aumento del numero di interpreti qualificati: È fondamentale garantire la presenza di interpreti competenti e disponibili in tutte le strutture sanitarie, in grado di assistere i pazienti nelle loro lingue materne
- Una maggiore sensibilizzazione degli operatori sanitari: È necessario che i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario siano formati per interagire con pazienti provenienti da culture diverse e per riconoscere le barriere linguistiche e culturali
- Percorsi assistenziali dedicati: È importante creare percorsi assistenziali specifici per i pazienti stranieri, che tengano conto delle loro esigenze linguistiche e culturali
Le reazioni del Dipartimento della Salute
Il Dipartimento della Salute ha riconosciuto l’esistenza del problema e ha affermato di aver investito risorse significative per migliorare l’accesso alle cure per le persone provenienti da minoranze etniche. Tuttavia, i dati raccolti da iAssist-NI suggeriscono che sono ancora necessari ulteriori sforzi.
Fonti dell’articolo ed Immagini
- https://www.bbc.com/news/articles/cq5xnv0zlqgo
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