Salmonellosi: sintomi, diagnosi e terapia

La salmonellosi fa parte di un gruppo di malattie infettive causate da batteri appartenenti alla famiglia della salmonella (esclusa la Salmonella Typhi, che provoca la febbre tifoide)

La salmonella è un bacillo gram negativo, aerobio, mobile, a forma di bastoncello

La salmonella è presente nell’apparato gastrointestinale di molti animali (insetti, rettili, uccelli e mammiferi) e viene escreta con le feci.

La malattia si trasmette per ingestione di alimenti contaminati (carni, uova o cibi precotti) o per contatto diretto con il soggetto malato o portatore (ad esempio, in ambiente ospedaliero, specialmente nei reparti dei nati prematuri e in quelli pediatrici).

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Serbatoi di Infezione possono essere anche gli animali. Spesso, sono proprio questi ultimi a diffondere l’infezione da un paese all’altro mediante l’importazione di animali infetti, di prodotti di origine animale o di mangimi composti da farine di carne.

Segni e sintomi della salmonellosi

La salmonellosi si manifesta come una gastroenterite acuta, con diarrea, vomito, febbre, dolori addominali: ha decorso grave solo nei neonati, per i quali può essere anche mortale.

Il periodo di incubazione è di 12-48 ore, mentre quello di contagiosità è estremamente variabile (da diversi giorni a parecchie settimane).

Diarrea (intesa come più di tre scariche liquide o semiliquide al giorno), dolori addominali e nei casi di una certa gravità la febbre (38-39 gradi), nausea e vomito, disidratazione (in soggetti debilitati e nei bambini), sono i principali sintomi, che compaiono solitamente dopo l’ingestione dell’alimento contaminato.

Prevenzione e terapie della salmonellosi 

La terapia è antibiotica in caso di salmonellosi.

Allo stato attuale non è disponibile un vaccino contro la salmonellosi per cui il rispetto delle comuni norme igieniche e la corretta igiene personale dopo la defecazione, è fondamentale.

Consigliato, inoltre, è evitare l’ingestione di cibi potenzialmente infetti quali:

  • uova crude o parzialmente cotte e preparati a base di uova (dolci alla crema, maionese e gelati), uova rotte o sporche;
  • pesce e frutti di mare crudi o non completamente cotti;
  • carne e derivati della carne, pollame e suoi derivati se non cotti;
  • frutta e verdura non lavata accuratamente;
  • latte crudo non pastorizzato e derivati del latte (gelati e latticini);
  • ghiaccio fatto con acqua non sicura.

Inoltre, è importante evitare il contatto tra alimenti di diverso genere e fare attenzione alla pulizia dei piani di lavoro e alla preparazione dei cibi.

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