Sarcoma di Kaposi: scopriamo cos’è

Il sarcoma di Kaposi è un tumore vascolare multicentrico causato dall’herpes virus tipo 8. Le varie forme sono classico, associato all’AIDS, endemico (in Africa), o iatrogeno (p. es., dopo il trapianto di organi)

La diagnosi viene formulata mediante biopsia.

Il trattamento delle lesioni superficiali asintomatiche comprende crioterapia, diatermocoagulazione o radioterapia con elettroni.

La terapia radiante è utilizzata nelle malattie più estese.

Nelle forme associate ad AIDS, i farmaci antiretrovirali danno il miglior risultato.

Il sarcoma di Kaposi deriva dalle cellule endoteliali in risposta all’infezione da herpes virus umano tipo 8 (HHV8)

L’immunodepressione (in particolare da AIDS e da farmaci nei soggetti sottoposti a trapianto d’organo) aumenta notevolmente la probabilità di sviluppo del sarcoma nei pazienti con infezione da herpes virus umano di tipo 8.

Le cellule tumorali sono fusiformi e assomigliano a cellule muscolari lisce, fibroblasti e miofibroblasti.

Classificazione del sarcoma di Kaposi

Sarcoma nella forma classica

Questa forma compare il più delle volte in uomini anziani (> 60 anni) di origine italiana, ebraica o dell’Est europeo.

Il decorso è asintomatico e solitamente la malattia si limita a poche lesioni cutanee delle estremità inferiori; il coinvolgimento viscerale si verifica in < 10% dei casi. Generalmente questa forma non è letale.

Il sarcoma di Kaposi classico:

Questo sarcoma è un tumore vascolare causato dall’infezione da herpes virus umano di tipo 8.

Il sarcoma nella forma classica si verifica il più delle volte negli uomini anziani, è indolente e di solito è limitato a un piccolo numero di lesioni sulla pelle degli arti inferiori.

Le lesioni cutanee si presentano come macule asintomatiche di colore purpureo, roseo o rosso che possono confluire in placche e in noduli di colore variabile dal blu-violetto al nero.

Sarcoma di Kaposi associato ad AIDS (sarcoma di Kaposi epidemico)

Questa forma è il più frequente tumore AIDS-associato ed è più aggressivo rispetto al sarcoma di tipo classico.

Di norma sono presenti lesioni multiple che spesso interessano il volto e il tronco.

È frequente l’interessamento mucoso, linfatico e gastrointestinale.

Talvolta questo sarcoma è la prima manifestazione dell’AIDS.

Sarcoma nella forma endemica

Questa forma si presenta in Africa indipendentemente dall’infezione da HIV.

Vi sono 2 tipi principali:

  • La forma linfadenopatica prepuberale: essa colpisce prevalentemente i bambini; i tumori primitivi coinvolgono i linfonodi, con o senza lesioni cutanee. Generalmente, il decorso è fulminante e fatale.
  • Forma adulta: questa forma è simile al sarcoma di Kaposi classico.

Sarcoma di Kaposi iatrogeno (sarcoma immunosoppressivo)

Questa forma tipicamente si sviluppa molti anni dopo un trapianto d’organo.

Il decorso è più o meno rapido, in base al grado di immunodepressione.

Sintomatologia del sarcoma di Kaposi

Le lesioni cutanee si presentano come macule asintomatiche di colore purpureo, roseo o rosso che possono confluire in placche e in noduli di colore variabile dal blu-violetto al nero.

Può essere presente edema di un certo grado.

Occasionalmente, i noduli hanno aspetto fungiforme o infiltrano i tessuti molli e invadono l’osso.

Anche se meno frequente, il coinvolgimento viscerale il più delle volte interessa la cavità orale, il tratto gastrointestinale e i polmoni.

I sintomi dipendono dal coinvolgimento di organi specifici.

Le lesioni delle mucose appaiono come macule, placche e noduli bluastri tendenti al violaceo.

Le lesioni gastrointestinali possono sanguinare talvolta copiosamente anche se di solito sono asintomatiche.

Diagnosi del sarcoma

Biopsia

La diagnosi di questo Sarcoma è confermata mediante biopsia con bisturi a cilindro.

I pazienti con AIDS o gli immunodepressi devono essere valutati per un’eventuale diffusione viscerale con TC torace-addome.

In presenza di sintomi respiratori o gastrointestinali pur con TC negativa, si deve considerare una broncoscopia o un’endoscopia digestiva.

Trattamento del sarcoma di Kaposi

  • Escissione chirurgica, crioterapia, elettrocoagulazione, chemioterapia intralesionale, o possibilmente imiquimod topico per le lesioni superficiali
  • Radioterapia locale e chemioterapia per lesioni multiple, coinvolgimento diffuso o malattia linfonodale
  • Terapia antiretrovirale con trattamenti locali simili o chemioterapia in base all’entità della malattia in caso di sarcoma di Kaposi AIDS-associato
  • Riduzione di immunosoppressori per il sarcoma di Kaposi iatrogeno

I trattamenti per il sarcoma di tipo classico e per quello associato ad AIDS si sovrappongono in maniera considerevole.

Spesso, le lesioni asintomatiche non richiedono trattamento.

Una o più lesioni superficiali possono essere eliminate mediante resezione, crioterapia o elettrocoagulazione o trattate con vinblastina intralesionale o interferone alfa.

È stato riportato che l’imiquimod topico è efficace.

Le lesioni multiple, il coinvolgimento diffuso e la malattia linfonodale sono trattate localmente mediante terapia radiante a dosi di 10-20 Gy e chemioterapia.

La recidiva è frequente ed è difficile ottenere una guarigione completa.

Il sarcoma nella forma AIDS-associato risponde prontamente alla terapia antiretrovirale altamente attiva, probabilmente perché la conta CD4+ migliora e la carica virale dell’HIV diminuisce; tuttavia, vi sono alcune evidenze che gli inibitori della proteasi in questo regime possano impedire l’angiogenesi.

Nei pazienti affetti da AIDS con malattia asintomatica localizzata che hanno CD4+ > 150/mcL e HIV RNA < 500 copie/mL, può essere aggiunta la vinblastina intralesionale.

Il pomalidomide può essere usato anche per le lesioni più indolenti. I pazienti con malattia più estesa o malattia viscerale possono assumere doxorubicina liposomiale pegilata 20 mg/m2 EV ogni 2-3 settimane.

Il paclitaxel è un trattamento alternativo di prima linea o può essere somministrato se la doxorubicina liposomiale pegilata fallisce.

Altri agenti studiati come adiuvanti comprendono l’interleuchina-12, la desossiferriossamina e i retinoidi orali.

Il trattamento del sarcoma di Kaposi non migliora le aspettative di vita in gran parte dei pazienti affetti da AIDS, dato che gli eventi infettivi dominano il decorso clinico.

Il sarcoma di Kaposi iatrogeno risponde al meglio con la sospensione della terapia immunosoppressiva.

Nei pazienti trapiantati, la riduzione del dosaggio dei farmaci immunosoppressori spesso determina una riduzione delle lesioni del sarcoma di Kaposi.

Se la riduzione della dose non è possibile, si devono intraprendere le terapie convenzionali locali e sistemiche usate nelle altre forme di sarcoma di Kaposi.

Il sirolimus può anche migliorare il sarcoma di Kaposi iatrogeno.

Il trattamento per il sarcoma di Kaposi endemico è impegnativo e tipicamente palliativo.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

MSD

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