Scintigrafia ossea: come si esegue
La scintigrafia ossea è una tecnica diagnostica che permette la rappresentazione grafica della distribuzione di una sostanza radioattiva, precedentemente immessa, in un organo o tessuto del corpo (la sostanza viene detta tracciante)
Lo scintigrafo trasforma le radiazioni emesse in segnali grafici
I traccianti sono iniettati mediante iniezione endovenosa (si tratta di composti fosfatici marcati con Tc99m o con Iodio-131) e vengono captati dalla matrice dell’osso in maniera proporzionale al flusso ematico e al ricambio minerale distrettuale (per esempio si ha un’iperconcentrazione fisiologica di tracciante a livello della colonna vertebrale perché in tale sede è maggiore il ricambio minerale).
Scintigrafia ossea, quando viene eseguita
Il maggiore impiego della scintigrafia ossea si ha nella ricerca di metastasi ossee, il 50% delle quali è individuabile in assenza di segni all’esame diretto radiografico.
Come prepararsi alla scintigrafia ossea
Non è richiesta alcuna preparazione, si può pertanto fare colazione.
È però necessario mantenere un elevato livello di idratazione per tutta la mattinata: appare pertanto opportuno prevedere una scorta d’acqua.
Il tempo necessario per l’indagine è di circa 3-4 ore; quando viene impiegata la metodica polifasica, le prime due fasi seguono immediatamente la somministrazione del radiofarmaco mentre le immagini tardive vengono acquisite dopo almeno 3 ore, dopo la scansione total-body.
È buona norma armarsi di pazienza e portare con sé qualcosa da leggere.
Come si svolge la scintigrafia ossea
L’indagine viene abitualmente eseguita con metodica total body con gammacamera a doppia testata, cioè con due scansioni longitudinali di tutto lo scheletro in singola passata; se necessario, si acquisiscono scintigrammi mirati in proiezioni adeguate.
La durata dell’acquisizione total body è di circa 12-15 minuti; quella dei singoli segmenti è variabile fra i 5 e i 15 minuti.
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