Sindrome dello Stretto Toracico Superiore: di cosa si tratta?
Con Sindrome dello Stretto Toracico Superiore si intende un complesso sintomatologico determinato dalla compressione di arteria, Vena e plesso nervoso destinati agli arti superiori in una zona anatomica compresa generalmente fra la clavicola e la prima costa
In questo spazio, solitamente angusto, il fascio neurovascolare dell’arto superiore può essere ‘schiacciato’ da molte cause, generalmente congenite, che però danno i disturbi in una età compresa tra i 25 e i 50 anni; il sesso femminile è più colpito di quello maschile.
Sindrome dello Stretto Toracico Superiore, tra le cause più importanti vanno annoverate:
- coste cervicali: una costa soprannumeraria o un setto fibroso si inserisce in questa zona ed esercita un effetto compressivo;
- ipertrofia dello scaleno: si tratta di un muscolo del collo che in determinate condizioni (anomalie o ipertrofia) può causare restringimenti dello spazio costo-clavicolare;
- ipertrofia del piccolo pettorale: esercita effetti compressivi con meccanismi analoghi allo scaleno;
- anomalie della prima costa o della clavicola: congenite o a seguito di fratture mal consolidate;
I disturbi riferiti dipendono dal grado di compressione e dalle strutture interessate:
- compressione dell’arteria: i pazienti raccontano di non riuscire a compiere movimenti con le braccia alzate o di riuscirvi per pochi secondi e poi avere subito le ‘formiche’, fino, in rari casi, alla comparsa di ulcere ischemiche delle dita della mano;
- compressione della vena: gonfiori transitori e di breve durata dell’arto superiore con turgore delle vene del BRACCIO e mano fino ad eventuali trombosi permanente della vena (effort thrombosis);
- compressione dei nervi: sono le alterazioni più frequenti, con dolore del collo e della spalla, fino al braccio e mano, indolenzimento diffuso, crisi di vasospasmo delle arterie (Raynaud), ‘formiche’, specie notturne, in determinate posizioni del braccio.
La diagnosi della Sindrome dello Stretto Toracico Superiore è generalmente clinica e va differenziata da altre forme dolorose del braccio e della spalla
Alcuni esami vanno però presi in considerazione, soprattutto nei casi dubbi; vanno effettuate una radiografia della colonna cervicale, un ecodoppler dinamico arterioso e venoso degli arti superiori, una elettromiografia e alcuni esami del sangue in caso di concomitante fenomeno di Raynaud.
La terapia si avvale di molti presidi fisioterapici.
Alcuni protocolli specifici di fisioterapia che mirano ad allargare lo spazio cost-claveare ottengono ottimi risultati in una buona percentuale di casi. In altre rare situazioni, specie se si sono instaurate complicanze a carico delle arterie, si deve ricorrere ad interventi specifici:
- Resezione della prima costa;
- resezione di costa cervicale;
- simpaticectomia toracica.
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