Sindrome emorroidaria: sintomi, cause, classificazione e trattamento
La patologia emorroidaria è molto diffusa nella popolazione, purtroppo viene spesso sottovalutata dal paziente per un ingiustificato senso di vergogna o imbarazzo
Le emorroidi sono cuscinetti morbidi e molto vascolarizzati situati nella parte terminale del retto la loro presenza contribuisce al mantenimento della continenza.
Le infiammazioni delle emorroidi esterne possono interessare uomini e donne di diverse età, per svariati motivi.
La malattia emorroidaria è multifattoriale, quindi provocata dalla combinazione di più concause
Dieta non equilibrata e povera di fibre con scarso apporto di acqua: se la dieta non è equilibrata ed è povera di fibre, l’intestino non può funzionare correttamente.
Ne conseguono alterazioni dell’alvo (stitichezza/diarrea) che risultano irritanti per il plesso emorroidale.
Esistono, poi, alimenti che hanno un’azione irritante sulle emorroidi esterne – come ad esempio insaccati, alcol, cioccolato, spezie e cibi piccanti – quindi possono innescare la dilatazione venosa ed agire da fattori scatenanti.
Fattori di Rischio:
- Stitichezza cronica.
- Gravidanza: questo accade sia per l’aumento di pressione pelvica associato alla presenza del feto, sia per i cambiamenti ormonali legati alla gravidanza stessa.
- Abitudini di vita: sedentarietà, abitudine al fumo di tabacco e pratica di alcuni sport, come l’equitazione o il ciclismo;Obesità e sovrappeso.
- Farmaci – in particolare: anticoncezionali e lassativi;Abitudine di stare a lungo seduti sul vaso sanitario, ad esempio per leggere;
- Defecazioni troppo frettolose o rimandate per vari motivi;
- Predisposizione personale e familiare alla fragilità vasale ed alla tendenza alle varici, anche in altri distretti corporei.
CLASSIFICAZIONE DELLA SINDROME EMORROIDARIA
EMORROIDI I° GRADO: molto diffuse nella popolazione, non scendono MAI dalla linea dentata durante il ponzamento
EMORROIDI II° GRADO: i cuscinetti scendono dalla linea dentata e rientrano spontaneamente
EMORROIDI III° GRADO: i cuscinetti scendono dalla linea dentata durante il ponzamento e risalgono solo attraverso manovre digitali
EMORROIDI IV° GRADO. i cuscinetti rimangono fissi all’esterno del canale anale presentano spesso una componente fibrotica esterna che ne impedisce la risalita.
COMPLICANZE:
- Trombosi emorroidaria esterna o interna (sempre dolorosa)
- Sanguinamento (spesso vi è emissione di sangue rosso vivo con o senza la defecazione)
- Dolore perianale a volte avvertito come senso di peso
La diagnosi deve sempre essere posta dallo specialista proctologo e viene eseguita attraverso una visita proctologica.
TERAPIA MEDICA NELLA SINDROME EMORROIDARIA
Nei casi più lievi, il medico può indicare l’applicazione locale di farmaci, in grado di alleviare i sintomi delle emorroidi esterne.
I medicinali più utilizzati sono:
- Cortisonici: sotto forma di pomata, hanno l’effetto di attenuare l’infiammazione e l’edema.
- Anestetici locali, come la lidocaina, aiutano a mitigare bruciore, dolore e prurito.
Alcuni medici possono prescrivere anche dei fleboprotettori, da assumere ciclicamente per via orale.
Igiene anale: tenere il perineo costantemente lavato con saponi neutri, i bagni molto caldi peggiorano il flusso sanguigno e quindi le emorroidi.
Dieta: mantenere regolare l’attività intestinale, privilegiando nella dieta gli alimenti che facilitino la progressione intestinale , oppure integrando con fibre non riassorbibili
TERAPIA CHIRURGICA
Emorroidectomia Aperta Secondo Milligan-Morgan
Emorroidopessi con STAPLER CIRCOLARE nel prolasso mucoemorroidario.
E’ in assoluto la tecnica chirurgica più indolore attualmente a disposizione per il proctologo, tuttavia se non vi è una giusta indicazione chirurgica il tasso di recidiva a breve distanza è del 20 % .
Emorroidectomia secondo Parks
Emorroidectomia chiusa secondo Ferguson
Per approfondire
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