Sintomi, diagnosi e trattamento della cistopielite
La cistopielite è un’infiammazione, solitamente provocata da batteri, che interessa la vescica e il bacinetto renale. Gli agenti patogeni responsabili dell’infezione possono colonizzare una delle due strutture prima dell’altra o interessale entrambe contemporaneamente
I sintomi della cistopielite possono essere diversi
Spesso le persone che soffrono di questa infiammazione presentano dolore e bruciore durante la minzione.
Inoltre, tra i sintomi più diffusi, ci sono il senso di peso percepito a livello del basso ventre e l’emissione di urina contenente pus.
Quando la patologia interessa il bacinetto renale i sintomi possono includere febbre, violenti sbalzi della temperatura corporea, sudorazione eccessiva, brividi e dolori nell’area lombare.
Le terapie per la cistopielite possono essere diverse e sono comuni ad altre infezioni del tratto urinario
Solitamente, la cistopielite viene trattata allo stesso modo della cistite. Si utilizzano farmaci che vengono scelti in funzione del risultato della coltura batterica delle urine ed esami del sangue.
La cistopielite è una patologia che spesso interessa i soggetti di sesso femminile, soprattutto durante la gravidanza, ma può presentarsi anche nelle persone immunodepresse, che presentano ostruzioni delle vie urinarie, che soffrono diabete o che hanno rapporti sessuali frequenti.
Cos’è la cistopielite?
Il termine cistopielite deriva dal greco ed indica un’infiammazione a carico della vescia de del bacino renale.
I sintomi della cistopielite variano a seconda della zona dell’apparato urinario colpita e dal grado di infiammazione presente.
La patologia è dovuta alla diffusione di organismi patogeni che, attraverso l’uretere in maniera ascendente, giungono alla vescica e, infine, al bacinetto renale.
Gli agenti eziologici della cistopielite possono essere diversi.
Certamente, tra questi, figurano quelli tipicamente responsabili delle altre infiammazioni del tratto urinarie.
Tra i più comuni, ci sono batteri come l’Escherichia coli e altre forme di batteri gram-negativi.
L’infezione da parte questi microrganismi è in grado di indurre una risposta infiammatoria a livello delle vie urinarie.
Nel caso in cui questa infezione giunga ad interessare il rene, si può definire cistopielonefrite.
Sintomi
I sintomi della cistopielite sono differenti, a seconda dello stadio della patologia.
Solitamente i sintomi insorgono rapidamente e, altrettanto rapidamente, si possono aggravare, andando ad interessare la zona lombare con un dolore che può fino alla regione inguinale.
I sintomi interessano soprattutto l’area del basso ventre e della zona lombare della schiena.
Inoltre, tra i sintomi più diffusi ci sono l’urgenza minzionale, la sensazione di incompleto svuotamento della vescica, la percezione della presenza di un peso a livello del basso ventre, l’irradiazione del dolore nella zona inguinale e la pollachiuria, ossia l’aumento del numero di minzioni nel corso della giornata.
Un sintomo sistemico della cistopielite tipico può essere la febbre, con conseguente innalzamento della temperatura corporea, anche repentino.
Con la febbre possono sopraggiungere brividi, eccessiva sudorazione, emissione di pus con le urine, vomito, nausea ed astenia.
Riassumendo i sintomi più comuni sono:
- Dolore addominale, al basso ventre, all’inguine, alla schiena (in particolare nella zona lombare)
- Brividi
- Coliche
- Febbre
- Piuria
- Sudorazione
- Urine torbide, maleodoranti con la presenza di tracce di sangue
- Vomito
- Nausea
- Disuria
- Pollachiuria
- Stranguria
La cistopielite è una problematica piuttosto comune
Nello specifico, questa patologia interessa frequentemente le donne durante la gravidanza.
Infatti, durante questo periodo è possibile che si presentino i sintomi sopra descritti.
Nell’ultimo trimestre, in particolare a causa della pressione esercitata dal feto sulle vie urinarie, aumenta la possibilità che si sviluppi ristagno urinario con un conseguente aumento del rischio di sviluppare infezioni.
Le cause della cistopielite sono diverse ed una delle più frequenti è, sicuramente, l’invasione di batteri in seguito ad esami o procedure invasive.
È comune, infatti, che a seguito di cistoscopie o cateterismi si presentino alcuni sintomi di infiammazione batterica e problematiche a carico del sistema urinario.
Alcune patologie possono predisporre i pazienti allo sviluppo di infiammazioni sostenute da agenti batterici, come il diabete.
Anche le persone immunodepresse, a causa dell’assunzione di farmaci o per il fatto di essere affetti da patologie specifiche, avendo un sistema immunitario più debole, faticano a fronteggiare i patogeni.
Negli uomini la cistopielite può essere favorita dalla concomitante presenza di patologie che colpiscono la prostata, come prostatite o ipertrofia prostatica.
Certamente, la principale causa della cistopielite, è il ristagno di urina all’interno della vescica che può essere tale da causare un reflusso urinario.
In questo modo si creano le condizioni ideali per la proliferazione batterica e per lo sviluppo dell’infiammazione.
Diagnosi
Diagnosticare la cistopielite, così come per le altre infiammazioni delle vie urinarie, è importante per stabile con quale trattamento procedere.
Queste patologie, se non riconosciute e trattate tempestivamente, possono portare a complicazioni più o meno gravi che possono rendere ancora più difficoltoso l’iter terapeutico.
Certamente, per la diagnosi della cistopielite, è necessario recarsi dal proprio medico di medicina generale.
A seguito di un’accurata anamnesi, il professionista potrà consigliare la visita di uno specialista o prescrivere eventuali esami da effettuare per confermare la diagnosi.
Con l’anamnesi è possibile avere una prima panoramica sullo stato di salute del paziente, attraverso un breve colloquio e grazie all’esecuzione di un esame obiettivo.
L’anamnesi permette di ricostruire la storia clinica del paziente e di ottenere alcune informazioni importanti per la diagnosi.
Tra queste: quali sono i sintomi e quando sono apparsi, in quale momento della giornata si presentano con maggiore intensità, se sono correlate ad un’azione che il paziente compie, se ci sono eventuali patologie (come il diabete) e qual è lo stile di vita del paziente.
Grazie a queste informazioni, il medico potrà formulare alcune ipotesi diagnostiche.
A seguito di questa prima visita, potrebbe essere consigliabile una visita da uno specialista o l’esecuzione di ulteriori esami.
Tra questi non può mancare l’esame delle urine
Attraverso l’analisi dell’urina è possibile individuare la presenza di diversi componenti, come globuli bianchi, nitriti, emoglobina e esterasi leucocitaria che possono essere suggestivi della presenza di un processo infettivo in corso.
Per approfondire le cause della cistopielite e definire con certezza la diagnosi, molto spesso viene richiesto un esame microbiologico delle urine.
Attraverso quest’ultimo, conosciuto anche come urinocoltura, si può rilevare direttamente la presenza dei batteri responsabili dell’infezione.
Trattamenti
I trattamenti per cistopielite possono essere diversi, a seconda della causa scatenante dell’infiammazione.
Tuttavia, i rimedi per questa patologia sono principalmente farmacologici, non risultano efficaci, infatti, i trattamenti di medicina alternativa e non esiste indicazione ad alcun intervento chirurgico.
I farmaci per il trattamento della cistopielite possono differire per classe di farmaco o per il dosaggio e includono:
- antibiotici
- farmaci analgesici
- rimedi antispastici
Inoltre, alcuni comportamenti del paziente possono aiutare a risolvere il problema più rapidamente come, ad esempio, il consumo di una idonea quantità di acqua o l’astensione dal consumo di cibi troppo salati.
Come prevenire la cistopielite
Se è vero che esistono delle terapie efficaci per la cura delle infezioni delle vie urinare, bisogna considerare anche le strategie che consentono di prevenirne l’insorgenza.
Tra queste ci sono:
- Regolarizzare l’attività sessuale: questo fattore può essere responsabile dell’insorgenza di infezioni delle vie urinarie. Rapporti molto frequenti e/o non protetti con diversi partner possono aumentare il rischio.
- Idratazione: è fondamentale per prevenire la cistopielite e le altre infezioni delle vie urinarie. Bere molta acqua permette di favorire l’eliminazione attraverso le urine di questi batteri, nonché di ottenere una certa mobilità intestinale in grado di rendere più costanti le evacuazioni ed evitare la proliferazione di batteri. È fondamentale che la l’acqua sia assunta prevalentemente lontano dai pasti. Infatti, un’assunzione eccessiva acqua durante il pranzo o la cena può diluire i succhi gastrici, rallentando il processo di digestione.
- Diminuire il pH delle urine può essere importante poiché, in quanto in questo modo, si evita che i batteri riescano a aderire alle pareti dell’apparato urinario. Per farlo è necessario modificare il proprio regime alimentare. Una dieta ricca di frutta e verdura può essere utile a questo scopo.
Oltre a consumare almeno 1,5/2 litri di acqua al giorno è necessario variare la verdura, i cereali e la frutta, prestando attenzione alla stagionalità.
Quest’ultima è importante, non solo per la propria salute, ma anche per ragioni economiche ed ecologiche.
Inoltre, è consigliabile il consumo di aglio, cipolla ed erbe aromatiche, nonché di formaggi freschi a basso contenuto di grassi e di olio extravergine d’oliva a crudo.
Infine, va moderato il consumo di carni rosse e sale.
Evitare alimenti e bevande quali: alcolici, caffè, insaccati, prodotti in salamoia, spezie, tè, alimenti piccanti, bevande zuccherate e condimenti grassi, come maionese, ketchup, senape, burro, lardo, margarine e fritture.
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