Soccorso in acqua: la mareggiata e la distanza di sicurezza
Una mareggiata è caratterizzata da serie impetuose di onde generalmente intervallate da momenti apparentemente più calmi
Il moto ondoso è molto disomogeneo e ben dista da quello simulato dalle onde artificiali delle piscine o da precisi modelli teorici.
Perfino all’interno di una stessa serie le onde non sono tutte uguali.
Per questo motivo sarà capitato a tutti noi di trovarci tranquillamente in spiaggia, a pochi metri dalla battigia, e all’improvviso osservare un’unica serie di onde più attiva che riesce a bagnare asciugamano, zaino e tutto il resto.
Una mareggiata può essere molto pericolosa per chi è sulla costa
Finché questo episodio avviene su una spiaggia sabbiosa la cosa si limita in genere ad un buffo inconveniente.
Invece durante una grossa mareggiata nei pressi di una costa a picco le onde potrebbero essere in grado di raggiungere improvvisamente anche persone che si trovavano totalmente all’asciutto, e perfino trascinarle in acqua.
Il problema non è tanto la caduta in acqua, bensì il rischio politrauma dovuto alla presenza della scogliera, considerando che il moto ondoso spinge violentemente verso gli scogli.
La distanza di sicurezza in caso di mareggiata
Purtroppo episodi del genere sono avvenuti in più occasioni e si sono conclusi quasi sempre con esiti fatali.
Per questo motivo bisogna prevenire scegliendo la distanza di sicurezza in eccesso, e non valutando la prima zona asciutta come una zona sicura.
Nel malaugurato caso di essere stati ormai trascinati in acqua, ipotizzando di non aver perso coscienza o subito traumi invalidanti, il mio consiglio è quello di nuotare verso il largo, lontano dagli scogli, e attendere i soccorsi via mare: la costa rocciosa, durante una mareggiata, non è mai un target sicuro!
Articolo scritto da Davide Gaeta
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