Spirometria: cos’è e a cosa serve nel risolvere problemi respiratori?

da Cristiano Antonino il Feb 15, 2023

In seguito a una patologia respiratoria, o a problemi di respirazione, il medico può chiedere di eseguire una spirometria. Molti però non sanno di che tipo di esame si tratti e davanti a questa parole rimangono titubanti, e magari immaginano di avere qualche problema serio

La spirometria, invece, è un esame molto semplice da eseguire, completamente indolore e assolutamente non invasivo che può essere eseguito facilmente sia dagli adulti che dai bambini o dagli anziani.

Spirometria, in cosa consiste questo esame

L’esame spirometrico, o spirometria, è come abbiamo detto un esame non invasivo, che si può facilmente riprodurre, ha un basso costo e serve per rilevare la funzionalità respiratoria nel caso in cui il medico lo ritenga opportuno in seguito alla manifestazione di qualche problematica respiratoria del paziente.

La spirometria viene eseguita con un apparecchio computerizzato, lo spirometro

L’apparecchio consta di un boccaglio collegato a un computer che è in grado di valutare i volumi polmonari in base a dei parametri prestabiliti.

Come si vede non è un esame invasivo e non è doloroso, richiede però partecipazione da parte del paziente che vi si sottopone.

Come si esegue l’esame spirometrico

La spirometria è facile da eseguire.

Il paziente deve soffiare all’interno del boccaglio con tutta la capacità che ha, meglio se con una certa potenza, e deve protrarre il soffio per il maggior tempo possibile, esattamente come se stesse cercando di spegnere una candela che non si spegne.

Il fiato insufflato nel boccaglio verrà esaminato dallo spirometro che potrà così misurare la capacità polmonare.

Non serve una particolare preparazione prima di eseguire il test, in ogni caso l’operatore o il medico presenti daranno esplicite indicazioni su come eseguirlo.

Prima di procedere, invece, vengono chiesti alcuni dati quali età, altezza, peso.

Salvo diverse indicazioni del medico, chi si sottopone a questo esame, in linea generale deve sospendere eventuali farmaci assunti con azione antistaminica o broncodilatatori, almeno 12 ore prima dell’esame.

Per quanto riguarda il fumo della sigaretta, va da sé che non si dovrebbe fumare per niente, tuttavia, nel caso di fumatori, si deve cercare di non fumare almeno nelle ore precedenti all’esame e comunque, prima di procedere al test è bene riferire al medico o all’operatore se si è fumatori, dato che questo è un parametro del quale si deve tenere conto.

Perché si esegue una spirometria

La spirometria solitamente viene indicata dal medico quando insorgono dei problemi respiratori nel paziente o se si sospetta qualche patologia in particolare, come le patologie broncopolmonari.

L’esame serve inoltre a monitorare delle patologie polmonari, o respiratorie in genere, già diagnosticate in modo da capire se sia sempre tutto nella norma o se sia necessario avviare una cura o una nuova terapia in sostituzione di quella in atto.

Ma quali sono le patologie per le quali può essere richiesta una spirometria?

Sicuramente tutte quelle che vanno ad alterare la funzionalità respiratoria, come per esempio l’asma.

Questa è una patologia molto frequente sia tra gli allergici che tra i non allergici.

La bronchite cronica è un’altra patologia che presenta una particolare sintomatologia e che per essere meglio diagnosticata richiede un esame spirometrico.

Stessa cosa si dica perla polmonite, ma anche una broncopneumopatia ostruttiva, l’enfisema polmonare e, perfino, l’obesità.

Un altro motivo per il quale può essere richiesta una spirometria è la necessità di dimostrare un’idoneità sportiva, quindi prima di iniziare la pratica dell’attività prescelta si richiede alla persona di effettuare determinati esami, tra cui appunto la spirometria.

Quando non va fatta la spirometria

Sebbene questo sia un esame non invasivo, vi sono alcune situazioni in cui è meglio evitare di farlo.

Per esempio se i soggetti sono stati precedentemente colpiti da un aneurisma, oppure se soffrono di angina pectoris, infarto, o se hanno avuto un’embolia polmonare.

Chiaramente l’esame è sconsigliato anche a chi ha subito interventi chirurgici al torace o all’addome, anche in caso di taglio cesareo recente.

Non si esegue la spirometria se si avverte nausea o vertigini.

Quando si può dire che l’esame è stato eseguito correttamente

Per ottenere dei parametri validi si deve ripetere l’esame fino a quando non si ottengono tre prove idonee, quindi che non differiscano più di 200 ml o del 5%.

I parametri, che come abbiamo accennato variano in base al sesso, all’età, al peso e all’altezza, sono diversi.

Tra questi, per esempio, il VC o TV è la misura del volume corrente, ovvero il volume d’aria inspirato ed espirato in un unico movimento respiratorio nelle condizioni di riposo.

I valori solitamente dovrebbero essere di media compresi tra lo 0,4 e 1 l.