Stress cronico, tra le soluzioni c’è anche l’ossigeno-ozonoterapia

Contro lo stress cronico e le sue conseguenze psico-fisiche, lo specialista può consigliare sedute di ossigeno-ozonoterapia, una pratica che migliora la capacità dell’organismo di rispondere agli stress ossidativi con conseguente riduzione dello stato di infiammazione cronica

Lo stress cronico di tipo fisico o psicologico può determinare disturbi di vario genere:

  • fatica cronica, che induce una riduzione dei livelli precedenti delle attività personali;
  • disturbi della personalità e dell’umore, ansia, depressione;
  • disturbi a carico del cuore (palpitazione, etc.) e della circolazione (con variazioni della pressione arteriosa);
  • disturbi a carico dell’apparato digerente con gonfiore, distensione addominale e aumento dei gas intestinali, oppure dolori allo stomaco ed all’intestino con alterazioni dell’ecosistema intestinale e conseguenziali modifiche della comunicazione bidirezionale tra cervello e intestino.

Lo stress modifica la comunicazione bidirezionale tra microbioma intestinale e il sistema nervoso centrale il che può scatenare il passaggio di tossine nel sistema nervoso con consequenziali micro-infiammazioni.

Soluzioni per sindromi dolorose in vari organi ed apparati

Il medico specialista in queste situazioni cliniche indurrà per prima cosa il recupero dalla stanchezza fisica e mentale, oltre a mantenere e potenziare le funzioni del sistema immunitario.

Bisognerà poi agire su vari livelli.

Dopo attenta valutazione specialistica, si interverrà:

  • a livello nutrizionale: stati prolungati di stanchezza fisica e mentale e di eccesivo stress ossidativo potranno trarre beneficio da nutrienti derivati dall’alimentazione oppure ricorrendo ad un’integrazione alimentare.
  • al livello omotossicologico: è importante intervenire sui sistemi antiossidanti e con probiotici per una ottimale gestione del quadro clinico-sintomatologico;
  • con l’ossigenoozonoterapia: questa pratica agisce sia sul microcircolo (con notevoli benefici a carico del sistema nervoso) e sia sul sistema immunitario in quanto regola la produzione delle citochine, facendo aumentare quelle con azione antiinfiammatoria, migliorando la performance psico-fisica e la capacità di reagire alle infezioni; ecco perché si dimostra utile nella sindrome post-vaccinale e nella sindrome post-covid (meglio detta long-covid) per l’attività sul virus e sulle relative tossine che si formano.

Per approfondire:

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