Tachipirina: quando, quanto e come prenderla?

Quando un bambino, ma anche un adulto, presenta i sintomi della febbre, la prima cosa che viene spontaneo fare, sovente anche senza prima un confronto col medico, è dare la Tachipirina

Ma siamo davvero sicuri che questa sia la scelta giusta? Siamo sicuri che con la febbre e 37,5° sia il caso di somministrare questo farmaco?

Facciamo un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire quando questa medicina va data e quando, invece, non è assolutamente il caso.

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Tachipirina, che cos’è e a cosa serve

La Tachipirina è un farmaco che ha come principio attivo il paracetamolo, molecola che da il nome anche al farmaco generico e che è alla base della composizione di numerosi altri farmaci, ovviamente con dosi differenti.

Si tratta di un farmaco antipiretico, che va quindi ad abbassare la temperatura, la febbre, ma è anche un modesto antidolorifico.

Si acquista in farmacia e occorre la ricetta a seconda del dosaggio.

Disponibile in diversi formati: supposte, compresse, bustine, pastiglie effervescenti, sciroppo.

Per i bambini, di solito, almeno in età pediatrica, viene prescritto lo sciroppo da dosare in base all’età e al peso del bambino.

Paracetamolo e paure dei genitori

Oggi come oggi, purtroppo, si fa un uso eccessivo di questo farmaco.

Negli ultimi anni si è radicata la convinzione che la febbre elevata causi le convulsioni – non è così, ci deve essere una predisposizione affinché ciò avvenga – quindi, al primo segnale di febbre, i genitori tendono a dare da subito al bambino la Tachipirina, ma questo modo di fare, come vedremo, non è assolutamente corretto.

Sempre più pediatri stanno avallando la prescrizione del paracetamolo solo quando la febbre supera i 39°, ammesso che il bambino non mostri segni evidenti di disagio o sofferenza.

La febbre deve fare il suo corso.

L’organismo, infatti, mette in atto questo meccanismo proprio per proteggersi.

Innalzando la temperatura corporea, il nostro sistema immunitario combatte gli attacchi di batteri e virus.

Il cervello, nello specifico nell’ipotalamo, regola l’innalzamento della temperatura.

Prima di utilizzare i farmaci, allora, è bene sapere come comportarsi.

La febbre non è la causa, è solo un sintomo

Posto che la febbre non è la causa della malattia, ma il sintomo, evidentemente, di un’infezione batterica o virale, ecco cosa si dovrebbe fare prima di arrivare alla somministrazione di Tachipirina.

Per prima cosa si dovrebbe coprire il bambino solamente nel momento in cui avverte freddo e brividi, quindi quando ha mani e piedi freddi.

Una volta che la temperatura è salita, invece, dovrebbe essere alleggerito.

Non sempre, quindi, abbassare la febbre è la cosa giusta, soprattutto se non è stato prescritto dal medico un antibiotico o un antivirale.

Abbassando la febbre, infatti, andiamo a togliere la difesa principale del nostro organismo.

Quanto agli antibiotici, che devono essere prescritti dal medico, non hanno alcuna utilità se si tratta di un attacco virale.

Quando va somministrata la Tachipirina

Il paracetamolo può quindi essere dato quando la febbre supera i 39° oppure è comunque un disagio per il bambino.

Se il piccolo ha 39,5° di febbre, ma gioca tranquillamente e interagisce, allora possiamo monitorare con attenzione e attendere prima di dargli il farmaco.

Diversamente, se a 38,5° il bambino è abbacchiato, privo di forze o avesse dolori, allora possiamo somministrare la Tachipirina.

In ogni caso questo farmaco non va mai preso se si riscontra una sensibilità verso lo stesso

Facciamo molta attenzione alle dosi.

Sulla confezione dello sciroppo sono riportati il ml in base al rapporto età/peso, oppure basta consultare la tabella dell’Aifa.

In genere si dovrebbero aspettare sempre un minimo di 4 ore prima della nuova somministrazione e comunque per non più di tre volte al giorno.

Solitamente la Tachipirina inizia ad agire dopo 40-60 minuti, ma la febbre scende dopo un’ora circa dalla somministrazione.

Se la febbre non si abbassa, si può chiamare il medico, oppure se non potesse venire, una guardia medica pediatrica.

Il fatto che la febbre scenda e subito dopo ritorni significa che vi è un’infezione in corso, è bene far visitare il bambino per capire quale ne sia la causa.

Cosa non fare se la Tachipirina non funziona

Se la febbre non scende inutile rischiare con i vecchi metodi della nonna.

Mai abbassare la febbre rapidamente.

Assolutamente vietate le borse del ghiaccio, così come le spugnature di acqua gelata o peggio ancora con alcool etilico.

Meglio bagnare una pezza con acqua tiepida e posarla sulla fronte del bambino, ma mai bagnarla con acqua fredda.

Non somministrare una seconda dose di Tachipirina se non sono trascorse almeno 4 ore, così come non si deve mai dare una dose superiore a quella consigliata dalla tabella del foglietto illustrativo, si tratta di un farmaco e come tale può avere effetti indesiderati per sovradosaggio.

La cosa migliore da fare è sempre quella di portare il bambino dal pediatra.

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