Tamponamento cardiaco: cause, sintomi, diagnosi e terapia
Tampone cardiaco, di cosa si tratta? Il pericardio è una struttura sacculare protettiva che circonda il cuore ed è costituito da due foglietti: il pericardio parietale (lo strato esterno fibroso) e quello viscerale (lo strato interno, a contatto con la superficie miocardica)
I due foglietti delimitano lo “spazio pericardico“, che contiene 5-15 ml di fluido: quando tale liquido si accumula in modo anomalo, si parla di “versamento pericardico“.
Se il liquido si accumula lentamente, lo spazio pericardico può accogliere sino a 2 litri di liquido senza un incremento significativo della pressione pericardica, mentre un versamento che si accumula rapidamente, come nell’emopericardio causato da trauma, può provocare quello che viene definito “tamponamento cardiaco” anche con una raccolta esigua di liquido, ad esempio con 100-200 ml.
Il tamponamento cardiaco si verifica quindi quando l’accumulo di liquido nello spazio pericardico esercita una eccessiva pressione sul cuore
Inizialmente, il tamponamento cardiaco porta a un aumento delle pressioni di riempimento intracardiache e della pressione venosa.
Con l’equiparazione delle pressioni di riempimento diastolica e intrapericardica del cuore, il riempimento ventricolare è ridotto, e la gittata sistolica diminuisce.
L’attivazione adrenergica porta a un incremento della frequenza cardiaca, della contrattilità miocardica e della resistenza vascolare sistemica: ciò è il sistema che il nostro organismo ha a disposizione per compensare il tamponamento.
Alla fine, però, questi meccanismi compensatori non sono in grado di mantenere una gittata cardiaca normale, e la pressione arteriosa sistemica scende.
Le conseguenze emodinamiche di un versamento pericardico dipendono in gran parte dalla velocità con cui si accumula il liquido.
Inoltre, le caratteristiche restrittive del pericardio (cioè un pericardio normale è relativamente distensibile) e lo stato di volume intravascolare possono influenzare la quantità di liquido pericardico sufficiente a indurre il tamponamento.
Per esempio, quando è presente ipovolemia, versamenti compressivi provocano un tamponamento più velocemente di quanto non si osservi negli stati isovolemici o ipervolemici.
Il tamponamento cardiaco è causato da un versamento pericardico, che a sua volta può essere determinato da:
- Pericardite
- Tumori cardiaci
- Infarto miocardico
- Influenza
- Insufficienza renale
- Ipotiroidismo
- Istoplasmosi
- Leucemia
- Linfoma
- Tubercolosi
- Tumore al fegato
- Tumore al polmone
- AIDS
- Amiloidosi
- Artrite reumatoide
- Cancro al seno
- Echinococcosi
- Eritroblastosi Fetale
- Febbre di Lassa
- Lupus eritematoso sistemico
- Melanoma
- Mesotelioma pleurico
- Miocardite
- Mixoma
- Mononucleosi
- Sindrome di Sjögren
- Scompenso cardiaco
- Toxoplasmosi.
I sintomi lamentati dai pazienti nel tamponamento cardiaco sono attribuibili alla ridotta gittata cardiaca
Quando il tamponamento si sviluppa lentamente, i sintomi tipicamente includono dispnea, astenia e stordimento.
Al contrario, i pazienti con tamponamento acuto sono spesso pazienti critici, con sintomi e segni di shock cardiogeno.
Diagnosi
All’esame obiettivo, i pazienti appaiono ansiosi e pallidi, con tachipnea e diaforesi.
La tachicardia è un segno compensatorio e aiuta a mantenere la gittata cardiaca.
Il polso paradosso (caduta della pressione sistolica di più di l0 mmHg all’inspirazione) è un reperto caratteristico nei pazienti con tamponamento cardiaco.
In condizioni normali, il riempimento del ventricolo destro aumenta con l’inspirazione quando la pressione intratoracica è ridotta, il che determina la distensione del ventricolo destro con minimo interessamento dell’afflusso ventricolare sinistro.
Con il tamponamento cardiaco, gli effetti compressivi del liquido pericardico limitano l’espansione del ventri colo destro
Come risultato, il setto interventricolare protrude nella cavità ventricolare sinistra per allocare il volume aumentato di sangue nel ventricolo destro.
Questa azione in seguito impedisce il riempimento ventri colare sinistro, causando una riduzione della gittata sistolica e una caduta della pressione sistolica.
Tuttavia, il polso paradosso è aspecifico per il tamponamento cardiaco e può verificarsi con altri stati patologici quali broncopneumopatia cronica ostruttiva, asma, grave scompenso cardiaco congestizio, embolia polmonare e, in alcuni casi, con pericardite costrittiva.
Le vene giugulari sono distese a causa delle pressioni elevate del ventricolo destro. L’onda x negativa è tipicamente prominente, mentre l’onda y negativa è assente.
I campi polmonari sono chiari. L’esame cardiaco di solito rivela toni cardiaci quieti, sebbene possa essere udito uno fregamento.
L’esame radiografico del torace può evidenziare, se il versamento è abbondante, una silhouette cardiaca con configurazione globulare.
L’ECG può rivelare un voltaggio ridotto o alternanza elettrica. L’ecocardiografia rappresenta l’esame di riferimento per una valutazione non invasiva.
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L’atrio destro e il ventricolo destro sono camere cardiache a bassa pressione e con pareti sottili e sono molto suscettibili agli effetti dell’aumento delle pressioni intrapericardiche.
Come risultato, quando la pressione intrapericardica supera le pressioni di riempimento delle sezioni destre del cuore, si osserva il collasso di queste camere.
Inoltre, la caratteristica cinetica del setto interventricolare varia con la respirazione così come avviene con il riempimento e la gittata del ventricolo sinistro, e la vena cava inferiore risulta tipicamente distesa.
Malgrado l’utilità dell’ecocardiografia, può essere necessario ricorrere al cateterismo del cuore destro per documentare l’importanza emodinamica di un versamento pericardico.
Tra i reperti tipici di tamponamento si annoverano un incremento e un’equiparazione delle pressioni diastoliche atriali e ventricolari.
Se la pressione intrapericardica viene misurata simultaneamente, risulta elevata e uguale alle pressioni di riempimento ventricolare e atriale.
Il tamponamento cardiaco rappresenta un’emergenza medica e richiede il trattamento immediato
Tra le misura di temporeggiamento è prevista l’idratazione endovenosa.
I farmaci vasopressori possono risultare necessari per stabilizzare il paziente mentre viene elaborata la strategia definitiva per effettuare la pericardiocentesi.
Se il versamento è cospicuo e circonferenziale, la pericardiocentesi è in grado di ripristinare velocemente la stabilità emodinamica.
Se il versamento è saccato o recidivante, può essere necessario il drenaggio chirurgico con la formazione di una finestra pericardica.
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