Terapia chelante: che cos’è, quando viene utilizzata
Nella terapia chelante, una terapia su base biologica, un farmaco viene usato per legare e rimuovere un ipotetico eccesso o quantità tossiche di un metallo o minerale (p. es., piombo, rame, ferro, calcio) dal flusso sanguigno
Nella medicina convenzionale, la terapia chelante è un modo ampiamente accettato per il trattamento di avvelenamenti da piombo e altri metalli pesanti
La tossicità da metalli pesanti, in genere dovuta a esposizione ambientale, può essere un fattore di rischio per la demenza (1), malattie cardiovascolari, e malattia renale cronica.
La terapia chelante con etilendiamminotetraacetico è stata proposta come una metodica per rimuovere il calcio e quindi trattare l’aterosclerosi
Tuttavia, nonostante > 50 anni di studio, i ricercatori non hanno identificato alcun meccanismo per spiegare come la terapia chelante potrebbe trattare l’aterosclerosi o prevenire attacchi di cuore o ictus.
Nel 2012, un grande studio randomizzato controllato con placebo di chelazione (chiamato Trial to Assess Chelation Therapy [TACT]) ha trovato un beneficio significativo per la chelazione rispetto al placebo per i risultati (outcome) compositi (26,5% vs 30% per il placebo), ma non per i singoli risultati (p. es., morte, eventi cardiovascolari, ictus, ricoveri).
Questo studio ha avuto difetti metodologici e non ha posto fine alla controversia sulla terapia di chelazione; tuttavia, una revisione a posteriori dei dati ha mostrato una riduzione significativa dell’endpoint composito nei pazienti con diabete e malattia dell’arteria periferica nel gruppo chelante rispetto al gruppo di controllo, così come una riduzione della mortalità.
Una successiva revisione sistematica di 38 studi ha mostrato i possibili ma non chiari vantaggi della chelazione in relazione alla prevenzione secondaria di eventi cardiaci ricorrenti.
I rischi della terapia chelante includono
- Ipocalcemia (che è potenzialmente grave)
- Reazione al sito di infusione, febbre, nausea, vomito
- Danno renale
- Ritardare un trattamento più efficace
- Morte
Riferimenti
- Killin LO, Starr JM, Shiue IJ, et al: Environmental risk factors for dementia: a systematic review. BMC Geriatr 16(1):175, 2016. doi: 10.1186/s12877-016-0342-y
- Chowdhury R, Ramond A, O’Keeffe LM, et al: Environmental toxic metal contaminants and risk of cardiovascular disease: systematic review and meta-analysis. BMJ 362:k3310, 2018. doi: 10.1136/bmj.k3310
- Farkhondeh T, Naseri K, Esform A, et al: Drinking water heavy metal toxicity and chronic kidney diseases: a systematic review. Rev Environ Health. 2020 Nov 2:/j/reveh.ahead-of-print/reveh-2020-0110/reveh-2020-0110.xml. doi: 10.1515/reveh-2020-0110
- Lamas GA, Goertz C, Boineau R, et al: Effect of disodium EDTA chelation regimen on cardiovascular events in patients with previous myocardial infarction: the TACT randomized trial. JAMA. 309(12):1241–50, 2013. doi: 10.1001/jama.2013.2107
- Ujueta F, Arenas IA, Escolar E, et al: The effect of EDTA-based chelation on patients with diabetes and peripheral artery disease in the Trial to Assess Chelation Therapy (TACT). J Diabetes Complications 33(7):490-494, 2019. doi: 10.1016/j.jdiacomp.2019.04.005
- Ibad A, Khalid R, Thompson PD, et al: Chelation therapy in the treatment of cardiovascular diseases. J Clin Lipidol 10(1):58-62, 2016. doi: 10.1016/j.jacl.2015.09.005
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