Trattamento sostitutivo della funzione renale: la dialisi

La dialisi è un trattamento sostitutivo della funzione renale che viene eseguito quando i reni non sono più in grado di depurare l’organismo dalle scorie prodotte ogni giorno dal metabolismo e perdono la capacità di eliminare l’acqua in eccesso

Quando è necessaria la dialisi?

La condizione per cui i reni non sono più in grado di svolgere le loro funzioni si chiama insufficienza renale.

Questa condizione può verificarsi molto rapidamente ed essere reversibile o progredire per un lungo periodo di tempo ed essere irreversibile.

Nel primo caso si parla di insufficienza renale acuta: la dialisi potrà essere eseguita per un breve periodo di tempo fino a quando i reni non riprendono a funzionare.

Nel secondo caso si parla di insufficienza renale cronica e il trattamento dialitico verrà proseguito fino al trapianto renale.

Esistono due tipi di dialisi:

  • L’emodialisi;
  • La dialisi peritoneale.

Emodialisi

L’emodialisi è una tecnica di depurazione che utilizza una macchina in grado di far passare il sangue, spinto da una pompa, attraverso un filtro che allontana dal sangue le scorie che normalmente vengono eliminate con le urine.

La macchina da emodialisi, oltre alle scorie accumulate dall’organismo, rimuove anche l’acqua in eccesso.

Esistono numerose varianti tecniche di emodialisi che consentono di personalizzare la metodica ed adattarla alle caratteristiche e alle necessità del singolo paziente.

Per eseguire l’emodialisi è necessario un flusso di sangue che non può essere garantito da una normale vena: è quindi necessario creare artificialmente un accesso idoneo ai vasi sanguigni che si chiama fistola arterovenosa, oppure utilizzare un apposito catetere venoso centrale.

La fistola arterovenosa corrisponde ad un collegamento, creato chirurgicamente, tra un’arteria ed una vena del braccio (in genere dell’avambraccio), che garantisce un flusso di sangue elevato, sufficiente per eseguire un’emodialisi.

La necessità di dover confezionare una fistola arterovenosa per emodialisi deve essere considerata già nelle fasi precoci dell’insufficienza renale cronica al fine di limitare la puntura delle vene delle braccia.

Pertanto, i prelievi di sangue nei bambini con insufficienza renale cronica dovrebbero essere eseguiti, quando possibile, dalle vene delle mani per salvaguardare il patrimonio di vasi del braccio.

Nel caso di dialisi in pazienti con insufficienza renale acuta (per i quali è ipotizzabile un recupero della funzione renale entro un periodo di breve tempo), o nei pazienti con insufficienza renale cronica per i quali non è possibile disporre di una fistola arterovenosa ben funzionante (pazienti piccoli, vasi delle braccia inadeguati), possono essere utilizzati cateteri venosi, inseriti con tecnica chirurgica in grosse vene del collo o della coscia o inseriti per puntura diretta sotto guida ecografica.

Nei pazienti in terapia dialitica cronica, le sedute di emodialisi durano 3-4 ore e vengono effettuate 2-4 volte alla settimana (fino a 6 volte in particolari situazioni cliniche).

Durante le prime dialisi il bambino può avvertire cefalea, nausea e malessere. In seguito, si abitua alla dialisi e può trascorrere l’intera sessione senza disturbi rilevanti (spesso legge, guarda la televisione o fa i compiti).

Dialisi peritoneale:

La dialisi peritoneale è una tecnica che richiede l’inserimento di un catetere nella cavità peritoneale del bambino (all’interno dell’addome).

Attraverso questo catetere viene introdotto un liquido contenente principalmente sali e glucosio, in composizione variabile a seconda delle necessità.

Una volta nell’addome, il liquido di dialisi entra in contatto con la membrana peritoneale e progressivamente va in equilibrio con i liquidi dell’organismo, consentendo di eliminare le scorie accumulate ed i liquidi in eccesso.

Nel corso della dialisi peritoneale, il liquido di dialisi viene sostituito più volte, ad intervalli regolari.

La dialisi peritoneale può essere realizzata manualmente o utilizzando un apparecchio automatizzato di dialisi peritoneale.

Quella più utilizzata nel bambino è la dialisi automatizzata notturna, che viene eseguita di notte grazie ad una macchina che fa entrare e uscire il liquido di dialisi dalla cavità peritoneale e che possiede allarmi in grado di segnalare problemi e malfunzionamenti. L’uso di questa macchina viene insegnato ai genitori durante un corso di 2-3 settimane, realizzato in Ospedale.

Per approfondire:

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Dialisi

Fonte dell’articolo:

Ospedale Bambino Gesù

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