Trombosi: ipertensione polmonare e trombofilia sono fattori di rischio
Tra i fattori di rischio della trombosi ci sono anche l’ipertensione arteriosa polmonare e la trombofilia
Trombosi: che cos’è l’ipertensione arteriosa polmonare e perché è pericolosa per il nostro cuore?
L’ipertensione arteriosa polmonare è una situazione clinica grave che va tenuta sotto controllo e su cui si può intervenire con farmaci adeguati.
Spesso è conseguenza di una o più embolie polmonari che non sono state individuate o che sono state trascurate.
L’embolia si verifica quando un trombo che si è formato a livello venoso libera dei frammenti, chiamati appunto emboli, che passano attraverso il cuore e finiscono nei polmoni chiudendo i rami di arteria che hanno una dimensione corrispondente alla loro provocando, nei casi più gravi, infarto polmonare.
Quando i frammenti sono piccoli vanno a ostruire solo le terminazioni periferiche delle arterie, situazione che spesso non è sintomatica ma che contribuisce a procurare uno sforzo maggiore al cuore, che per riuscire a spingere il sangue nelle arterie ostruite del polmone tende a dilatarsi e ad esporsi così al rischio di trombosi.
La trombofilia aumenta il rischio di trombosi?
Con trombofilia si indica una predisposizione a sviluppare eventi trombotici.
Ma attenzione, quando si parla di predisposizione non si dice che che chi è affetto da trombofilia sia destinato ad avere prima o poi una trombosi.
Si sottolinea solamente che c’è una fragilità per cui è necessario, anzi essenziale, intervenire sui fattori di rischio modificabili legati agli stili di vita che, quando associati alla trombofilia, possono causare eventi cardiologici gravi.
Per approfondire:
L’incidenza della T. Venosa Profonda (TVP) nei pazienti con MIDLINE
Conoscere la t. per intervenire sul coagulo di sangue
Trombosi venosa: cos’è, come si cura e come si previene