Turchia, l'Ordine dei Medici di Istanbul: il governo mente sui numeri della pandemia da COVID-19
COVID-19 in Turchia, Ordine dei Medici della capitale dai toni inequivocabili: il governo del presidente Recep Tayyip Erdoğan mentirebbe, rispetto ai numeri della pandemia da coronavirus.
In occasione dei funerali di Salih Kanli, ultimo medico turco in ordine di tempo ad essere stato ucciso da COVID-19, i rappresentanti delle Istanbul Medical Chamber, ordine che riunisce i dottori della capitale Ankara, capitale politica turca, lanciano un durissimo attacco: “Possono raccontare tutte le storie di successo che vogliono, ma noi stiamo morendo”.
Secondo l’organizzazione TTB, l’associazione dei medici turchi (il corrispettivo dell’italiana Fnomceo), ad oggi sono almeno 120 gli operatori sanitari uccisi dal coronavirus, di cui 52 medici.
E’ laconico Pinar Saip, membro del comitato esecutivo che riunisce medici ed infermieri: “stiamo morendo”.
Osman Öztürk, della İstanbul Medical Chamber, individua nel Partito della Giustizia e dello Sviluppo (Akp) il principale dei responsabili, in virtù delle proprie “politiche e pratiche sbagliate”.
Covid-19, in Turchia riportati numeri reali?
I numeri pubblicati dal Ministero della Salute turca sarebbero fasulli, e il governo starebbe raccontando storie di successo, ma gli operatori sanitari “conoscono la verità”.
Secondo i dati del ministero turco della Sanità il numero complessivo delle vittime è di 9,445, le persone contagiate sono 351,413.
Nelle ultime 24 ore i morti sono 74 e i nuovi casi 1,894.
Il tasso di occupazione ospedaliera è del 48,1%, il totale dei letti di terapia intensiva ha raggiunto quota 65,2% e i ventilatori sono utilizzati al 32,1% del massimo delle capacità.
Di fatto però sono parecchi i “trucchetti” che la Turchia, intesa come leadership politica, avrebbe adottato per edulcorare il dato: per esempio è solo dal 15 ottobre, e dopo aspre polemiche, che il governo ha deciso di inserire nelle statistiche anche gli asintomatici benché positivi nelle liste da inviare al WHO, l’Organizzazione Mondiale di Sanità.
Prima mandava solo i sintomatici.
E’ ovvio che per la Turchia sia davvero una iattura la frattura ormai evidente tra la propria leadership politica e quella medico-sanitaria: il popolo turco ha evidente bisogno di soluzioni reali e coralmente sostenute.
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