Vergogna e senso di colpa: strategie maladattive nelle vittime di abuso sessuale

Uno sguardo alle vittime di abuso sessuale: le esperienze dell’infanzia, giocano un ruolo significativo nella formazione del senso di sé dell’individuo

L’abuso sessuale su minori (CSA), è un’esperienza altamente stigmatizzante (Kennedy & Prock, 2018) che lascia nel bambino e nell’adulto una percezione di essere profondamente imperfetto e danneggiato come essere umano (Alaggia et al., 2017 ; Böhm, 2017;Dorahy & Clearwater, 2012).

Lavorare con le persone abusate significa confrontarsi spesso con le loro emozioni quali vergogna e senso di colpa: “Cosa ho di sbagliato? Ho provocato io la violenza!”

La vergogna è un’emozione complessa, socialmente indotta e contraddistinta da pensieri, comportamenti e reazioni fisiologiche specifiche.

Tale emozione indica la condivisione di alcune norme sociali, ha una funzione adattiva che permette all’individuo di perseverare la sua appartenenza al gruppo e mantenere la sua sopravvivenza (Del Rosso, 2014).

Abuso sessuale sui bambini

Per il bambino abusato sarà più facile sviluppare una vergogna associata ad un’immagine di sé come sbagliato, inadeguato, indegno, che colpevolizzare il caregiver e rinunciare sia all’ appartenenza del gruppo famiglia sia alla sua sopravvivenza, non essendo in grado di provvedere autonomamente (Montano & Borzì 2019).

I pazienti, che hanno vissuto un trauma, spesso manifestano emozioni di rabbia intensa, dietro la quale si celano vissuti di vergogna.

La vergogna nel PTSD (Disturbo da stress post-traumatico) è secondaria ai processi di attribuzione e alle credenze di base del paziente e correla positivamente con l’autocritica e negativamente con l’autoassicurazione (Harmann e Lee 2010).

Anche il senso di colpa è un’emozione frequente nei survivors ma, a differenza della vergogna, è evocata dalla percezione di aver commesso un danno sugli altri, ciò fa sì che la colpa assuma una connotazione più morale e promuova dei comportamenti riparativi.

Per alcune vittime incolpare sé stesse rappresenta una “strategia” per dare una spiegazione dell’abuso e percepire di avere un controllo sull’esperienza traumatica: “Sono stata io a causare l’abuso”, “Mi sono fidata troppo”, “Merito questa punizione”.

Altre pazienti interiorizzano le parole dell’abusante: “Sei stato te a portarmi a fare questo” e le immagazzinano considerandole vere.

Gli studi su adulti che hanno un passato con abuso sessuale

Negli studi sugli adulti, l’aggressione sessuale è stata associata a livelli di vergogna e colpa più elevati rispetto ad altre esperienze traumatiche (Amstadter e Vernon, 2008 ).

De Cou et al. (2019) hanno rilevato che oltre il 75% delle donne universitarie sopravvissute a violenza sessuale ha riferito di provare vergogna legata al trauma, mentre Wetterlöv et al. (2020) hanno anche trovato un’associazione tra vergogna e trauma sessuale nelle ragazze adolescenti.

La vergogna correlata alla CSA può portare a un aumento dell’ideazione suicidaria, all’uso di sostanze e alla ri-vittimizzazione (Aakvaag et al., 2018Alix et al., 2017Holl et al., 2017Kealy et al., 2017).

I modelli cognitivi di PTSD (G.Hepp, 2021, A. Ehlers, 2000; PA Resick 1993), sostengono che nel paziente traumatizzato ci siano importanti alterazioni cognitive.

In dettaglio, si teorizza che il trauma porti a cognizioni negative riguardanti la fiducia (es., ‘Non posso fidarmi di nessuno’), la sicurezza/minaccia (es., ‘La maggior parte delle persone e dei contesti sono pericolosi’), il potere (es., ‘Non ho controllo su ciò che mi accade’), l’autostima (ad es., ‘Sono cambiato per sempre’), e l’intimità (ad es., ‘Non posso essere vicino a nessuno’).

Maggiore è il grado di maltrattamento infantile (CM) e più difficile sarà il cambiamento in termini di fiducia, sicurezza (G.Hepp, 2021).

Conclusioni

La vittimizzazione sessuale viola l’integrità fisica, emotiva e sessuale ed è quindi nota per produrre vergogna e senso di colpa.

L’evitamento è una delle risposte di coping al CSA e può impedire alle vittime di riconoscere la propria risposta di vergogna e senso di colpa legata all’esperienza dell’abuso sessuale (Dorahy et al., 2017).

Nel contesto clinico, diventa quindi fondamentale approfondire tali strategie maladattive e rivelare i processi di significato della vergogna e del senso di colpa legati all’abuso per poi pianificare un intervento terapeutico efficace.

Abuso sessuale, sitografia

Portare la vergogna fuori dall’ombra: identificare la vergogna nei processi di divulgazione dell’abuso sessuale infantile e implicazioni per la psicoterapia

Il maltrattamento infantile è associato alla sfiducia e all’elaborazione delle emozioni negativamente distorta

https://www.istitutobeck.com/beck-news/trauma-infantile-dissociazione-e-disturbi-alimentari

Bibliografia

2019 – Montano, R. Borzì (2019) “Manuale di intervento sul trauma”. Edizione Erickson, 2019.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Istituto Beck

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