Affonda traghetto in Thailandia, istruttori sub locali primi soccorritori
Locali istruttori di immersioni e snorkeling hanno aiutato i soccorritori intervenuti sul luogo dell’affondamento del traghetto pieno di turisti, inabissato davanti alle coste di Pattaya, popolare località balneare a circa 130 chilometri ad est di Bangkok, Thailandia. Il Wall Street Journal svela la storia di Panutcha Bunnag, istruttore di scuba diving, e di altri 30 aspiranti sommozzatori che si trovavano a bordo di una barca per le immersioni per svolgere una giornata di istruzione. Ma, ben presto, si sono trovati nel centro dell’azione. Ricevuta la richiesta di soccorso, il comandante ha cambiato rotta e ha raggiunto per primo il traghetto affondato.
“Ho deciso di comporre il numero di emergenza per chiedere aiuto -dichiara Bunnag- quando mi sono reso conto di quante persone erano in difficoltà”. Erano più 200 i passeggeri del traghetto, per lo più turisti, imbarcati sull’imbarcazione a due piani: a circa 1,5 km dall’isola di Lan l’imbarcazione ha avuto problemi e iniziato a imbarcare acqua. “Quello che abbiamo potuto vedere da lontano -prosegue Bunnag- è stato un grande gruppo di oggetti di colore arancione in acqua. Gli oggetti arancioni erano i giubbotti di salvataggio dei passeggeri. Abbiamo estratto 71 persone dalle acque, quattro dei quali feriti in gravi condizioni”.
Secondo l’ultimo rapporto della polizia, sei passeggeri, di cui tre thailandesi, un cittadino cinese e due russi sono morti. Almeno altri 25 sono rimasti feriti e sei sono ancora ricoverati presso gli ospedali di Pattaya. Dalle prime ipotesi formulate dalle autorità thailandesi, il traghetto ha dapprima impattato su uno scoglio, ma è affondato a causa del panico diffuso tra i passeggeri, che si sono mossi precipitosamente facendo ondeggiare e poi imbarcare acqua l’imbarcazione turistica, fino al suo ribaltamento e affondamento.