Bangladesh, Covid-19 colpisce ancora duro: ospedali saturi, mancano farmaci e posti letto ICU
Bangladesh ancora nella morsa di Covid-19: i morti sono circa 200 al giorno, gli ospedali sono saturi e la cittadinanza fatica a trovare i farmaci per curare i propri cari
Bangladesh, l’emergenza Covid-19 mette ancora sotto pressione il sistema sanitario di Dhaka
Mentre in molti paesi occidentali una fetta dei politici e della popolazione disconosce la gravità di Covid-19 sui sistemi sanitari e sulla salute dei singoli cittadini, nonostante i molti morti, in vaste aree del mondo i farmaci sono un miraggio e gli ospedali si trovano a fronteggiare un incubo sanitario che non sembra avere fine.
Il Bangladesh sta lottando contro una carenza di farmaci, ventilatori e posti letto nei reparti di terapia intensiva.
A trovarsi in difficoltà sono soprattutto gli ospedali governativi, a cui si rivolge la maggior parte della popolazione perché più economici.
A Jhalokati, nel Bangladesh meridionale, l’ospedale statale di Sadar sta impiegando, per Covid-19, 9 medici su 23
Le strutture sanitarie gestite dalla Chiesa locale si sono quasi tutte trasformate in ospedali per il Covid-19.
A tutto ciò si aggiunge il problema di poter comprare le medicine: “In un giorno ho speso 10mila Bdt [circa 100 euro] per curare mia moglie affetta dal Covid. Non è possibile comprarne altre per mancanza di soldi”, ha raccontato ad AsiaNews un residente del distretto di Faridpur.
In vista dell’Eid al-Adha (la festa del sacrificio), il governo ha deciso di allentare le misure di contenimento dei contagi, per cui fino al 22 luglio centri commerciali, ristoranti e mercati del bestiame saranno aperti al pubblico.
Gli esperti sanitari avvertono che in questo modo la situazione non potrà che peggiorare.
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