Desideri diventare un soccorritore volontario? Iniziamo a capire assieme cos’è e quali mansioni svolge

La definizione di soccorritore, in Italia, non è omogenea e definente un unico ruolo con un’unica mansione: ne esistono svariati tipi, e c’è spazio anche per chi voglia fare il volontario, usando al meglio il proprio tempo libero

Dedicarsi al volontariato è una propensione in assoluto lodevole e se qualcuno volesse abbracciare questa scelta, si metterebbe al servizio della collettività per attività essenziali come il prestare aiuto in una situazione di difficoltà.

Prima di tutto: cosa fa effettivamente un soccorritore volontario? Quali sono le sue utilità nel campo?

Cominciamo naturalmente con la definizione del volontariato: il focus è quello di prestare un servizio senza alcuna retribuzione.

Ovviamente, questo non significa che non siano previsti in taluni casi rimborsi che riguardano i pasti o un rimborso spese (biglietti del treno, pernottamento e simili), ma non è mai un impegno che si prende per un guadagno proprio.

Non va confuso con altri ruoli come per esempio il soccorritore dipendente, che è invece una persona regolarmente assunta da un’organizzazione, da una cooperativa o da un ente pubblico (per esempio le Aziende Sanitarie Locali).

Dal punto di vista dell’intervento sanitario, il soccorritore volontario è una figura molto flessibile, e può prestare soccorso insieme ai medici ed infermieri a bordo di un mezzo di soccorso (MSB, MSI o MSA) ma può anche per esempio occuparsi delle sedi, con mansioni meno “operative” e visibili.

Non esiste un volontario meno essenziale di altri, in una realtà complessa e variegata come il soccorso.

Il volontariato offre tutto un ventaglio di ruoli, che rendono qualsiasi persona, a prescindere da età, sesso o capacità, essenziale.

A tutto ciò consegue una domanda ovvia: ha bisogno, un soccorritore volontario, di una particolare istruzione o abilitazione?

La risposta è chiaramente sì. Ma la formazione del volontario dipende, va da sé, dalle mansioni che dovrà svolgere la specifica persona.

Se deve guidare l’ambulanza, avrà un certo tipo di formazione, se deve rispondere alle chiamate, ne avrà un’altra.

Quindi non preoccuparti: se senti di voler essere utile, le organizzazioni o le istituzioni pubbliche sapranno donarti la formazione più adatta al ruolo che andrai a ricoprire.

Ricordando sempre bene che un soccorritore volontario rimane comunque una figura di base: non può somministrare farmaci (ovviamente!), né effettuare nulla d’invasivo sul paziente.

Può tuttavia somministrare l’ossigeno ed utilizzare il defibrillatore semiautomatico esterno.

Quel che si dovrà tenere a mente è che ogni regione gestisce questa forza con le loro regole specifiche, a modo suo.

Non vi è uno standard preciso a livello nazionale, se non per sommi capi.

Adesso che sono chiari i ruoli e limiti di questa figura, osserviamo insieme quali sono le operazioni che un soccorritore volontario deve fare una volta giunto sul luogo:

  • Osserva. Un soccorritore volontario, una volta giunto sul luogo, giungerà a visionare il paziente e giudicare le sue condizioni. Questo include se può essere immediatamente trasportato oppure se ha bisogno di ulteriori cure sul posto prima di essere spostato.
  • Assiste. Il soccorritore volontario, una volta giudicato il paziente (o sotto previa osservazione di altro personale medico specializzato) presterà il primo soccorso alla persona. Bisogna anche ricordare che l’aiuto non è solo fisico, ma anche mentale, rassicurando la persona e mostrando un congruo supporto emotivo.
  • Trasporta. In base alla situazione, il paziente dovrà essere spostato per essere portato all’ambulanza o in un luogo più adeguato per ottenere le prime cure. In questo, saprà come trasportare la persona senza procurarne ulteriori lesioni.
  • Affida. Una volta compiuto il trasporto, il soccorritore volontario affiderà il paziente al personale medico specializzato e alle altre figure professionali sanitarie (infermieri). Durante il trasporto è possibile che siano state effettuate altre operazioni, come l’uso di ossigeno o del defibrillatore. In tutto questo, dovrà tenere a mente quanto accaduto e prenderne nota, riferendolo poi ai medici.

Essere un soccorritore volontario ha naturalmente i suoi doveri, ai quali dovrà sempre prestare la massima attenzione: la mentalità da “sono qui gratis, è già tanto che io faccia questo” va eliminata ancora prima di iniziare la formazione.

La figura del soccorritore volontario è essenziale, nel sistema di emergenza, ma esige professionalità senza professionismo in ciascun singolo ruolo.

E quindi, sei pronto ad aiutare le persone ed i colleghi nel sistema di emergenza urgenza italiano? Noi speriamo che, anche grazie a questo articolo, la risposta sarà “sì”.

Per approfondire:

Il patrimonio umano: la più grande ricchezza delle Misericordie per raggiungere un ‘nuovo umanesimo’

Ritrovamento del piccolo Nicola, i volontari Anpas di Marradi raccontano: “chiamava la mamma”

G20 a Matera, il servizio sanitario sarà curato dal Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana / VIDEO

Protezione civile nel lazio, conclusi i corsi antincendio boschivo per 700 volontari

Fonte dell’articolo:

Wikipedia

Potrebbe piacerti anche