Ebola, ancora falsi allarmi in Italia
RAVENNA – Continuano ad essere segnalati in Italia presunti casi di Ebola, la malattia che sta devastando l’Africa occidentale fra Liberia, Nuova Guinea e Nigeria. I casi giunti alla cronaca nazionale sono stati tutti smentiti, incluso l’ultimo accesso nel pronto soccorso di Ravenna, dove due bimbi di 5 e 7 anni erano stati ricoverati con sintomi di febbre alta ed emorrargie. Le indagini dell’Istituto Spallanzani di Roma hanno escluso si tratti del virus Ebola. Dovrebbe essere anche in questo caso un evento di febbre malarica, come già è stato per la donna ricoverata a Macerata e per altri casi rilevati in Italia, dove la malaria è una malattia in aumento. Sono stati più di 500 i casi registrati nel 2013.
ALLARMISMI PUNITI – “In merito agli articoli apparsi sulla stampa inerenti a casi sospetti di positività al virus Ebola, si comunica che gli esami effettuati dall’Istituto Spallanzani di Roma hanno dato esito negativo. Si ricorda che è pienamente operativa una specifica procedura, adottata da tutte le Aziende sanitarie regionali, per ridurre ogni possibile rischio di diffusione del virus, eventualità considerata comunque scarsamente probabile dalle autorità sanitarie nazionali ed internazionali”. A dirlo all’Ansa è stato il ministero della Salute, che sta inoltre prendendo appropriate misure di controllo contro gli autori di bufale e false notizie che si avvicinano pericolosamente al terrorismo psicologico.
L’uomo di Torino che ha fatto partire l’allarme sulla presenza di malati di Ebola a Lampedusa è già stato denunciato per procurato allarme, con una richiesta di danni milionaria partita dagli uffici del turismo della regione Sicilia.