Esercitazione cinofila a Bellinzago - I cani salvavita arrivano anche dall'estero

Sono stati i Bloodhound i protagonisti dell’esercitazione cinofila dei corpi di polizia effettuata il 24 Giugno a Bellinzago alla base dell’AIB (corpo Antincendio Boschivo) .
L’evento ha coinvolto anche squadre straniere: la gendarmerie francese, tedesca e svizzera, insieme a Redog, corpo elvetico di soccorso.

Tra i cani partecipanti, c’è Nettuno, il bloodhoud del reparto cinofili dei Carabinieri di Firenze. Nettuno ha fiutato una traccia sulla maniglia di un deposito. L’ha seguita per le strade di Bellinzago, superando tutti gli ostacoli e arrivando fino al traguardo. La sua missione termina in uno stabile, dopo avere riconosciuto la persona che aveva lasciato il segno. È così che Nettuno ha superato l’esame.

Purtroppo il caldo ha costretto a rivedere i programmi di venerdì 24, in cui erano previsti altri test.

L’istruttore Federico Lazzaro spiega il motivo della scelta della razza Bloodhound come una delle predilette per questo tipo di addestramento:

«Il bloodhound è il cane da pista per eccellenza. È capace di memorizzare e seguire tracce umane vecchie di 15 giorni, ma nelle esercitazioni si arriva anche alle tre settimane. Le alte temperature sono un ulteriore problema, anche se in queste prove tutti si sono comportati molto bene»

La tipologia di esercizi comprendeva non solo  la ricerca di persone scomparse, ma anche l’inseguimento e il rintraccio di ladri e vandali in fuga, alternando diversi scenari.

Una volta superate le verifiche, l’istruttore stilerà una relazione per ogni cane e, ottenuti i brevetti, più di una volta all’anno gli animali devono infatti dimostrare di rispettare i requisiti necessari per compiere le ricerche.

Il sindaco Giovanni Delconti e la senatrice Elena Ferrara, alla partenza con il prefetto Francesco Paolo Castaldo, elogiano i volontari Aib e il loro pronto intervento. In particolare il sindaco Delconti sostiene:

«Sono l’esempio per chi prende le decisioni ad alti livelli. Nel giorno della Brexit, questo incontro è la dimostrazione che si può fare rete a livello europeo nello scambio di conoscenze»

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