I soccorsi agli alluvionati del Colorado arrivano dal cielo con i Black Hawk
Continuano le operazioni di soccorso per mettere in salvo i colpiti dall’alluvione di proporzioni enormi che ha colpito il Colorado. Le piogge si allontanano verso Est lasciandosi alle spalle un paesaggio di devastazione, con case distrutte, otto morti e migliaia e migliaia di sfollati. All’appello mancano ancora centinaia di persone – 650 i dispersi secondo l’ultimo bilancio diffuso nella notte – ed è tuttora impossibile fare una stima dei danni. Circa 1.500 abitazioni sono state interamente distrutte, oltre 17mila hanno riportato seri danni e gli sfollati sono oltre 11mila.
Con il migliorare della situazione meteo, i soccorritori e in particolare i 21 elicotteri mobilitati per la ricerca dei dispersi, hanno ripreso il loro lavoro. L’Air National Guard e la FEMA si stanno prodigando nella ricerca e soccorso con i loro elicotteri Black Hawk, uno dei simboli della supremazia militare statunitense nei cieli, qui in versione civile attrezzata per il soccorso. Le squadre di elisoccorso stanno evacuando i residenti dalle zone più remote e impervie come il Big Thompson Canyon, che contiene le località di Storm Mountain, Glen Haven, Drake e Pinewood Springs. Finora le squadre di salvataggio hanno tratto in salvo 375 persone e secondo i piani occorrerà qualche giorno ancora per raggiungere le migliaia di dispersi.
Molti, raggiunti in baite e ranch isolati, si sono rifiutati di evacuare, preferendo rimanere nelle proprietà per badare al bestiame. “Sono gente orgogliosa -dichiara Nick Christensen, portavoce dell’ufficio dello sceriffo, in una conferenza stampa presso il Field Airport Christman dove è stato allestito un centro di prima accoglienza per gli sfollati- oggi la nostra preoccupazione riguarda l’imminente arrivo della stagione fredda, con neve e tempeste alle quote più alte, normali verso la fine di ottobre. Con le strade danneggiate in maniera profonda dall’alluvione, gli abitanti delle zone più remote rischiano di essere isolati fino alla prossima primavera. Tanto più che le autorità locali, a corto di elicotteri, non potranno assicurare il rifornimento continuo di cibo e acqua”.
“La maggior parte degli sfollati sono in buone condizioni fisiche -aggiunge Dan Kochensparger, responsabile delle relazioni esterne di FEMA, società specializzata nella ricerca e nel soccorso che opera in questo scenario- qualche anziano soffre di dolori minori, ma non abbiamo dovuto effettuare interventi medici rilevanti”. Ogni giorno, gli sfollati sono stati portati dai Black Hawk fino all’avanposto di Christman Field. Da qui un servizio di autobus, messi a disposizione dalle autorità federali, li trasporta fino a Timberline, dove gli evacuati trovano un rifugio di emergenza della Croce Rossa e servito dai volontari di Serve6.8, un’Ong locale che si occupa di protezione civile.