Identificazione delle vittime dopo una sciagura aerea. Il lavoro della Polizia di Stato in Etiopia

ROMA – Arriva oggi in Etiopia una squadra DVI (Disaster Victim Identification) della Polizia di Stato, partita ieri sera da Fiumicino per collaborare nella identificazione delle otto vittime italiane, del disastro aereo del Boeing 737 dell´Ethiopian Airlines, caduto il 10 marzo scorso e in cui sono morte 157 persone.

Il team DVI è un´eccellenza della Polizia Scientifica italiana, costituito da medici legali, biologi, chimici, fisici, ingegneri, psicologi, dattiloscopisti, informatici, videofotosegnalatori che vengono impegnati in ogni parte del mondo nei mass disaster che coinvolgono vittime italiane. Le ultime tragedie in cui è intervenuto sono state il disastro della “Costa Concordia” del gennaio 2012, il naufragio di migranti a Lampedusa nell´ottobre del 2013 e il terremoto di Amatrice, Accumuli e Arquata del Tronto dell´agosto 2016.

In Etiopia la squadra italiana, integrata da medici della Direzione Centrale di Sanità, affiancherà un team internazionale di specialisti DVI, grazie al lavoro dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, cabina di regia del law enforcement italiano per tutte le iniziative a livello internazionale.

In particolare, lo SCIP ha gestito con le Autorità etiopi e il Segretariato Interpol di Lione, d´intesa con l’Unità di Crisi della Farnesina ed in raccordo con l´Ambasciata d´Italia ad Addis Abeba, tutte le fasi organizzative preliminari e, grazie all´invio sul posto di due operatori che affiancheranno il team DVI italiano, provvederà a tutte le attività di supporto, agevolando ogni utile scambio informativo tra Etiopia e Italia per consentire l´identificazione delle vittime italiane nel più breve tempo possibile.

La missione italiana ha l´obiettivo di sostenere le famiglie italiane delle vittime -costantemente assistite, sin dal primo momento della tragedia, dall´Unita´ di Crisi della Farnesina- fornendo sul terreno un contributo di elevata specializzazione.

 

Un video del The Guiardian spiega meglio come si è effettuto il riconoscimento delle vittime anche attraverso i dispositivi elettronici sopravvissuti

 

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