Il 118 d’Italia saluta uno dei suoi baluardi: va in pensione Giorgio Randi

Va in pensione uno dei baluardi che ha contribuito alla nascita del 118 in Italia. Conosciutissimo in tutto il territorio nazionale, a giorni lascerà ufficialmente l’incarico di coordinatore 118 il 62 enne Giorgio Randi, da sempre in forza alla centrale operativa di Ravenna

La storia di Randi parte dal lontano 1979, quando diplomatosi infermiere muove i primi passi al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Croci situato  nel capoluogo romagnolo

Proprio nella città dantesca, alcuni anni prima della nascita ufficiale del numero telefonico 118 si inizia a lavorare per favorire il coordinamento dei soccorsi sanitari, che porterà all’attuale organizzazione dell’emergenza territoriale.

Dopo la prima metà degli anni 80 del secolo scorso, per permettere di seguire una linea guida comune, si susseguono numerosi incontri tra i professionisti Romagnoli e quelli Bolognesi .

da sinistra Mauro Sacchetti (118 Bologna, deceduto un anno fa) Gianni Zaffagnini, Giorgio Randi (118 Romagna)

Il 13 Marzo 1987 la tristissima vicenda dell’incendio alla nave “Elisabetta Montanari” avvenuto nel cantiere della Mecnavi all’interno del porto di Ravenna è un ulteriore segnale dell’importante necessità di avere un sistema di soccorso coordinato” racconta Randi, tra i primi ad accorrere sul posto.

Il 2 Aprile dello stesso anno a Ravenna nasce il 33011 , il numero telefonico di  “Ravenna Soccorso”, che da li a poco inizierà a lavorare a livello Provinciale.

Uno dei segnali lanciati da Giorgio Randi nel campo dell’emergenza   sanitaria è quello di avere una qualificata formazione di tutte le figure coinvolte nell’emergenza, intrecciando le diverse professionalità in un percorso di crescita uniforme, con il solo scopo di fornire al paziente la giusta risposta e ai professionisti la necessità di lavorare in gruppo, mantenendo come punto fermo la sicurezza durante le azioni di soccorso.

Rimanendo sul tema della formazione Randi ha intrecciato importanti rapporti con altri enti istituzionali

Per esempio il dialogo con i Vigili del Fuoco (già negli anni 90 si tenevano simulazioni  di intervento congiunto sugli incidenti stradali) , e quello con la Capitaneria di Porto, con la quale in epoca più recente è stato firmato un accordo di intervento congiunto nelle emergenze in mare, senza tralasciare gli ottimi rapporti con tutte le forze dell’ordine.

Nel 2008 proprio a Ravenna è nata la prima centrale di area vasta e proprio in quel contesto lo stesso coordinatore ha messo a disposizione l’esperienza maturata all’interno delle mura amiche della centrale operativa di Viale Vincenzo Randi.

Come la maggior parte dei romagnoli DOC, Giorgio Randi è amante della buona cucina, una passione che da sempre viaggia parallelamente al lavoro, svolto sempre con enorme passione e disponibilità nei confronti dei colleghi.

“Di certo non sono un tipo da coltivare un orto o andare a pescare” conclude Randi, lasciando intendere che la sua non sarà una pensione trascorsa in modo inattivo.

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