Il maltrattamento e l'abuso sessuale nel bambino. Ruolo dei soccorritori e azioni da mettere in atto
Qualche strategia:
- non porre domande dirette sul fatto, ma raccogliere l’eventuale racconto spontaneo del bambino riportando fedelmente le sue parole (anche nel caso sia l’adulto a riportare il racconto del bambino, è opportuno farsi ripetere la terminologia utilizzata dal minore);
- evitare, se possibile, che il racconto dell’accompagnatore avvenga in presenza del bambino;
- ridurre quanto più possibile la necessità che il bambino/a ripeta il racconto (e i suoi dettagli);
- valutare la congruenza tra dinamica, tempi riportati e lesioni osservate;
Diritti, doveri, soccorritori, sanitari.
Cosa fare? Lasciare a casa o trasportare? Dimettere o ricoverare?
Dopo la valutazione iniziale e l’inizio del trattamento medico, considerare il trasporto immediato, quando è da ritenersi approrpiato. Se un bambino con un sospetto di maltrattamento ha anormalità fisiologiche o serie anormalità anatomiche, cominciare il trasporto. Se la scena non è sicura per il bambino o per il personale pre-ospedaliero, trasportare ed effettuare le ulteriori valutazioni sulla strada verso il PS.
Il dovere di riportare
In alcuni degli Stati USA, i soccorritori (paramedici, o personale sanitario ospedaliero) rispondono direttamente all’autorità in caso di sospetto o di accertamento di abuso, i qualità di “reporter fidati”.
Oltre all’obbligo legale di riportare, esiste anche un obbligo morale. A volte, ne siamo consapevoli, potrebbe essere più semplice “far finta di niente” ed aspettare che “qualcun altro” scriva e si faccia carico del problema.
Ricordiamo però che, nel frattempo, la spirale di violenza cui è sottoposta la vittima che abbiamo davanti potrebbe inasprirsi, o allargarsi anche ad altre persone della sfera familiare.
Siamo gli “avvocati del bambino” (non nel senso giuridico del termine, ovviamente). Diamo al nostro piccolo Paziente la chance di venirne fuori.
Documentazione
Occorre che la documentazione redatta (scheda di intervento, referto, rapporto, relazione clinica) sia il più completa ed il più attendibile possibile. E’ importante documentare esclusivamente ciò che si è potuto vedere, ascoltare, “toccare con mano”. Se la vicina di casa ci riferisce che il papà è solito picchiare il proprio figlio, non scriveremo “Il papà picchia abitualmente il bambino”, ma “La vicina, signora XY, riferisce di aver visto il papà picchiare il proprio figlio”.
Tali situazioni sono spesso difficili, l’accertamento dei fatti è difficile. La comunicazione è difficile, l’esame fisico del nostro piccolo Paziente può essere estremamente difficile.
Ai soccorritori ed ai sanitari non spetta l’indagine, ma spetta di capire, conoscere, curare e riportare.
Strategie
Può essere difficile, al di fuori dell’ospedale, ottenere il consenso ad ospedalizzare un bambino che si sospetti di essere stato maltrattato o abusato, specialmente qualora il sospetto abusante sia un membro della famiglia, o qualora coesistano problemi correlati alla patria potestà.
Collaborare strettamente con le Autorità locali (Forze dell’Ordine, Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori…) può certamente fornire un valido supporto morale e materiale, oltre che giuridico.
Sul territorio, in assenza di patologie importanti, lesioni gravi e/o problemi macroscopicamente evidenti, è possibile suggerire un trasporto in Ospedale per “ulteriori accertamenti”, o per poter “far visitare il bambino ad un pediatra, non essendo noi specialisti”. Possono essere piccole bugie che però possono cavare d’impaccio i soccorritori, ed avvicinare il bambino alla “fine del tunnel”.
Anche in PS, nel sospetto di un maltrattamento o di un abuso, è sempre meglio “mantenere in osservazione” il nostro piccolo Paziente. Il ricovero temporaneo, anche solo di uno-due giorni, mette in condizione di poter attivare tutte le risorse e le istituzioni deputate; in ogni caso, si mantiene il bambino in ambiente “protetto” e lontano dai potenziali rischi.
Nello scorso mese di Marzo si sono svolti a Savona, presso la sede del Campus Universitario, una serie di incontri relativi al tema “Rilievo e gestione dell’abuso sessuale a carico dei minori”.
Tali incontri fanno parte di un progetto multidisciplinare, più articolato, che vede come fine l’individuazione precoce dei soggetti a rischio e dei soggetti sottoposti a maltrattamento/abuso, attraverso la formazione di una “rete” che coinvolga specialisti ospedalieri, pediatri di base, Servizio 118, Forze dell’Ordine.
Sono state “gettate le basi”, quindi, per una corretta sensibilizzazione, oltre che formazione, di tutte le figure che hanno a che fare con minori, specialmente nei contesti degradati o “ad alta sensibilità”
Ulteriori incontri, già programmati, verteranno a meglio focalizzare gli aspetti giuridici, normativi e legali attraverso interfaccia con i magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori e del Tribunale di Savona.
Conclusioni
Se il soccorritori intervenuti sulla scena, o i sanitari che prendono in carico il piccolo Paziente ignorano gli elementi che possono far pensare ad un maltrattamento, violenza o abuso, l’autore non sarà mai punito ed il piccolo non sarà mai tutelato!
Anche se a volte può sembrare più semplice,
Non chiudete gli occhi
davanti ad un bambino abusato. MAI!
Angelo GIUSTO, Medico dell’Emergenza, è nato a Savona nel 1969. Ha frequentato un Master in "Pronto Soccorso ed Emergenze Pediatriche" presso l'Istituto "G. Gaslini" di Genova. Ha partecipato alla 2° Edizione del "Neonatal Intensive Care" presso la Scuola Internazionale di Scienze Pediatriche presso la Fondazione "Gaslini International".
Certificato BLS-D, ACLS, PBLS-D, PEPP, ITLS, PEDIFACT'S, ECx2, ATLS, EMD provider, BLS-D, PBLS-D, PEPP, ITLS e PEDIFACT'S Istruttore. E' abilitato al volo sanitario su mezzi ad ala fissa e rotante.
Si occupa di formazione per i V.d.S. CRI, così come per numerose altre Associazioni di Volontariato del Soccorso Sanitario. Fa parte del Comitato Scientifico PEPP - Italian Chapter, ed è referente per la Liguria per i corsi PEPP.
Ha pubblicato "Appunti di Primo Soccorso" e "Manuale di Primo Soccorso", linee-guida per Aspiranti V.d.S. CRI, e numerosi altri articoli sempre relativi all'emergenza sanitaria pre-ospedaliera. Ha curato l'edizione Italiana del Manuale "PEPP - Pediatric Education for Pre-Hospital Professionals".
Web-Master del sito "SavonaEmergenza" (online dal 1999), collabora con il sito Farmasalute, con la Rivista Online “Emergency-Live”, e con altre pagine web relative all'emergenza sanitaria.
Attualmente si occupa con particolare attenzione della medicina di emergenza pediatrica e neonatale nell'ambito del soccorso extraospedaliero. Si è occupato dello studio e della pianificazione dei soccorsi in caso di catastrofi e maxi-emergenze. E' stato Pre-Hospital Disaster Manager per il servizio presso il quale lavora.
Ufficiale Medico del Corpo Militare C.R.I., ha acquisito la qualifica di Insegnante Militare di area sanitaria.
Medico della Marina Mercantile Italiana, abilitato da Concorso dello Stato (2009).
Anna COSTA, Medico Specialista in Pediatria lavora presso la S.C. di Pediatria e Neonatologia e DEA presso l’Ospedale S. Paolo di Savona.
Ha seguito i corsi di perfezionamento in “Emergenze e Pronto Soccorso Medico” presso l’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova ed in “Immuno-Allergologia Pediatrica” presso l’Università degli Studi di Perugia.
Ha partecipato in qualità di Docente a numerosi eventi formativi rivolti a Pediatri di base, Medici Ospedalieri, laici ed altre figure sanitarie. E’ Istruttore PBLS-D.
E’ Responsabile della Struttura Semplice di Pediatria d’Urgenza dal 2007.
Silvia ZECCA, Medico Specialista in Pediatria, lavora presso la S. C. di Pediatria e Neonatologia e DEA presso l’Ospedale S. Paolo di Savona.
Ha seguito il Corso di Perfezionamento in Allergologia Pediatrica presso l’Università degli Studi di Perugia.
In qualità di Docente e/o di coordinatore di progetto, ha partecipato a numerodi eventi formativi per personale sanitario e laico. E’ autrice di numerose pubblicazioni scientifiche.