La vita di notte di un vigile del fuoco negli USA
La sveglia suona alle 2.30 di notte e i Vigili del Fuoco che lavorano alla Stazione 39 balzano giù dal letto, indossano le loro uniformi e corrono sul camion che li porta sul luogo dell’emerenza. Per i vigili del fuoco del servizio di vigilanza di Charlotte, attivo 24 ore su 24, è prassi consueta svegliarsi nel bel mezzo della notte per rispondere alle chiamate di emergenza sul campo. Ogni volta che un vigile del fuoco risponde a una chiamata, sa che dovrà aiutare qualcuno che non conosce rischiando la propria vita; questo è un motivo di grande orgoglio per tutti i Vigili del Fuoco.
Ma cosa significa veramente, essere un Firefighter? Significa aiutare il prossimo, la propria comunità. Significa dover essere sempre in forma fisicamente ed avere un ottimo stato di salute per salvare chiunque si trovi in un edificio in fiamme o in una qualsiasi altra situazione di pericolo. Ogni vigile del fuoco deve essere preparato a qualsiasi tipo di emergenza e soprattutto, deve sempre essere preparato psicologicamente al proprio lavoro e a ciò che andrà incontro quando sarà in azione.
Oggi vi parliamo di Jeff Nixon, uno dei pochissimi Firefighter riusciti ad essere ammessi alla Stazione 39 di Charlotte. Ecco l’intervista.
Da quanto tempo sei un vigile del fuoco?
Sono esattamente 10 anni che sono un Firefighter. In origine sono stato un poliziotto, poi ho fatto l’insegnante prima di diventare un vigile del fuoco. Ho lavorato alle stazioni 14, 25 ed è da 5 anni che mi trovo qui, alla 39.
Quali aspetti ami del tuo lavoro?
Essere un Firefighter non è mai pesante o noioso. Quando arrivi in centrale, sai già che da un momento all’altro puoi vivere nuove sfide e provare nuove emozioni.
Quanti interventi fai al giorno?
Dipende, varia molto da giorno a giorno. Di solito alla stazione 39, sono abituato ad effettuare dai 4 ai 10 interventi al giorno.
In media, quante chiamate arrivano nel mezzo della notte?
Di solito, in tutti i turni, arriva almeno una chiamata notturna.
Ci sono momenti in cui pensi che il tuo lavoro sia difficile e stressante?
Ci sono interventi che sono molto più difficili da eseguire e soprattutto da accettare rispetto ad altri; ma essendo il nostro, un gruppo molto unito, ci supportiamo l’un l’altro.
Che requisiti bisogna avere per essere un Firefighter?
Integrità, capacità di fare gruppo con il team e la volontà e il desiderio di fare la differenza.
Qual è stata la chiamata più difficile che ti sia mai capitata?
Me ne ricordo due che sono ancora impresse nella mia mente. La prima, è avvenuta proprio poco dopo la nascita del mio secondo figlio. Abbiamo ricevuto una chiamata di emergenza medica da parte di una madre molto simile a mia moglie e il suo bimbo della stessa età circa di mio figlio. La donna era in preda ad un infarto cardiaco e quando sono arrivato sul luogo dell’emergenza, ho subito pensato alla mia famiglia e questo mi ha shockato. La seconda peggiore chiamata è stata quando uno spacciatore mi ha investito con la sua macchina, provocandomi numerose fratture e mi ha fatto perdere più di un mese di lavoro.
C’è una cosa che riguarda i Vigili del Fuoco che la maggior parte della gente non sa?
Molta gente pensa che chiunque possa diventare un vigile del fuoco, ma non è così. Bisogna essere un certo tipo di persona per essere Firefighter. Non siamo come tutti gli altri, siamo diversi.