L’impegno di Porto Emergenza verso l’Ucraina non si ferma
Si è conclusa di recente la sesta missione umanitaria che ha coinvolto 6 volontari
Sono partiti venerdì 21 aprile alle 22 alla volta di Cracovia con 2 pulmini carichi di materiale sanitario, vestiti, pannoloni, cibo e altri beni di prima necessità, oltre a 2 barelle e 2 carrozzine. Tutto il materiale è stato portato presso l’associazione di volontariato 4 Peron Volunteers poiché questa associazione si occupa di accogliere profughi ucraini, trovargli un alloggio e sostenerli con tutto ciò che hanno bisogno. Inoltre raccolgono materiale, sanitario e non, da mandare in Ucraina.
L’arrivo a Cracovia
“Dopo 14 ore di viaggio no-stop in cui ci siamo sostituiti alla guida siamo giunti a Cracovia”, affermano i volontari di Porto Emergenza. “ Qui abbiamo scaricato tutto ciò che avevamo portato sui nostri mezzi. I ragazzi della fondazione 4 Peron ci hanno poi accompagnato alla loro nuova sede, che ancora stavano personalmente sistemando, dove hanno gli alloggi. Abbiamo conosciuto i volontari di un’altra associazione, International Medical Corps Sweden, cui abbiamo mostrato tutto il materiale sanitario che avevamo portato nel corso dei nostri viaggi. Loro lo utilizzeranno in Ucraina direttamente in trincea o negli ospedali, mentre alcune cose verranno destinate ad ospedali pediatrici.
L’incontro con altre associazioni
Durante la nostra permanenza a Cracovia abbiamo avuto modo di conoscere, in un momento di convivialità, anche persone che sostengono l’associazione 4 Peron Volunteers: francesi, bielorussi, ucraini, polacchi ed americani (i quali hanno dato a disposizione delle famiglie ucraine sfollate un intero hotel). Tutti insieme, da 7 nazioni diverse ma accomunati dallo stesso spirito di solidarietà, abbiamo cenato in un’atmosfera molto suggestiva quale il tramonto sulle colline di Cracovia. Questo è stato un momento di confronto con realtà lontane, diverse dalla nostra e ci ha fatto provare grandi emozioni.
Abbiamo poi consegnato, insieme ai ragazzi di 4 Peron, cibo, vestiti, giochi e altri beni di prima necessità ad una famiglia ucraina. Questa famiglia era ospite di questa associazione mentre ora, grazie a loro, ha ottenuto una piccola casetta che gli permette di tornare ad una vita quasi normale”.
Un’esperienza impegnativa ma ricca di emozioni
Proseguono poi a raccontare i volontari di Porto Emergenza che in questa esperienza, hanno avuto modo di crescere a livello personale e affiatarsi perché grazie proprio a queste nuove conoscenze e questi confronti, hanno tratto ancora più spinta ed energia nel continuare a portare avanti questo progetto delle missioni umanitarie che spesso richiede molto tempo, attenzione, coordinazione logistica e anche energia fisica. Quello però che si porta a casa è una gratificazione emozionale che ripaga di ogni fatica necessaria per la realizzazione di ogni missione.
Sono già in corso i preparativi per un prossimo viaggio che si preannuncia essere anche questa volta, impegnativo ma ricco di emozioni.
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