A Napoli rubano perfino le gomme delle ambulanze
E’ un cattivo Natale per la Croce Rossa Italiana di Pozzuoli. Nel centro d’emergenza dell’associazione di volontariato infatti hanno fatto razzia i ladri, che hanno preso di mira i soccorritori per motivi ancora adesso sconosciuti. Motivi che hanno portato al furto di attrezzatura, vestiti e persino gomme dell’ambulanza. A raccontarlo al Mattino di Napoli è Giuseppe Coppola, responsabile della sede di Pozzuoli della Croce Rossa Italiana: una sessantina di volontari che da oltre 15 anni sono impegnati nei locali di via Lucilio al rione Toiano e che ora si sentono letteralmente «sotto attacco». Vittime di continue vandalizzazioni e danneggiamenti che cominciano ad essere alquanto sospetti, secondo il quotidiano partenopeo. Da settembre a oggi i volontari della Cri hanno subito il furto dei pacchi alimentari destinati alle famiglie più bisognose del territorio, degli infissi della struttura, il danneggiamento di un’auto dei volontari, la razzia di medicinali e, ultimo episodio in ordine di tempo, la sparizione delle gomme di uno dei mezzi di soccorso, un vecchio furgone con le insegne della CRI usato per i malati e il trasporto non di emergenza. Sotto al mezzo, quattro mattoni di tufo.
Si è trattato chiaramente di uno sfregio: «Sono 15 anni che dirigo i volontari qui a Pozzuoli – dice al Mattino Coppola – e davvero non so perché siamo finiti nel mirino – dice Giuseppe Coppola – Non abbiamo nemici, ma evidentemente qualcuno qui ci vuole male, visti i tantissimi danneggiamenti e furti che stiamo subendo negli ultimi mesi. Non possiamo pensare che sia avvenuto tutto e sempre per caso. Abbiamo denunciato tutto ai carabinieri. Tra l’altro, abbiamo da poco terminato un altro corso di formazione per altri 50 volontari, ma ormai hanno paura di venire a prestare servizio da noi». Episodi tutti da decifrare, ma che non sono passati inosservati alle forze dell’ordine.
Sul fatto indagano i carabinieri della compagnia di Pozzuoli, diretta dal capitano Elio Norino. Si cerca di capire se dietro quelle spedizioni punitive vi sia un’unica regia. Ma anche i motivi per costringere la Cri a lasciare il rione-roccaforte del clan camorristico Longobardi-Beneduce. Nessuna pista, comunque, viene esclusa dagli inquirenti: dall’ipotesi di intimidazioni della malavita locale all’azione di qualche banda di vandali della zona estranei ai clan. Si indaga per fare chiarezza. Mentre il presidente del comitato provinciale napoletano della Croce Rossa Italiana, Paolo Monorchio, in un messaggio indirizzato ai volontari flegrei ha espresso il suo «sgomento per quanto sta accadendo da tempo alla Cri di Toiano».
«Andare altrove sarebbe una sconfitta per noi e per quelle migliaia di persone che ci aiutano e ci sostengono – ribadisce il presidente Coppola – Ma nella situazione nella quale ci troviamo è oggettivamente complicato andare avanti. Ci hanno rubato anche le divise, le scarpe e addirittura apparecchiature mediche e soluzioni saline che usiamo in casi di primo soccorso. Si tratta spesso di beni di scarso valore economico, ma molto importante per noi volontari. Tutto questo ci lascia inquieti e preoccupati».