Storia delle Misericordie italiane
Le Misericordie hanno le loro origini nelle prime forme di partecipazione dei cittadini alla vita della comunità che presero il nome di Confraternite
È poi nel Medioevo che queste forme di aggregazione assumono un’identità più definita a partire dal X secolo in poi.
In quel periodo storico, le Confraternite si trovarono spesso a svolgere un ruolo da protagonista sia sul piano religioso che su quello civile.
La crescente importanza, anche economica, assunta da alcune Confraternite, e la loro grande capacità di mobilitazione popolare, provocherà, dal sec. XIV, ripetuti tentativi volti ad arrestarne lo sviluppo e l’attività.
Sempre in bilico fra il sospetto di eresia e di opposizione al potere politico, arricchitesi grazie a donazioni e lasciti, le Confraternite diventarono la forma associativa volontaria più diffusa in Europa.
Con queste radici e su queste premesse prende avvio il fenomeno delle Misericordie con la prima Misericordia, quella di Firenze, risalente al 1244
Alla metà del 1300 il Comune inizia a porre “maggiore attenzione” alle Confraternite con lo scopo, non dichiarato, di gestirne il patrimonio e di indirizzarne la politica sociale.
Questa linea politica venne facilitata dall’atteggiamento dei Capitani delle diverse Compagnie costantemente alla ricerca di protezione politica e di “facilitazioni” di vari tipo.
Verso la metà del XV secolo, a Firenze come nel resto d’Europa, tutte le Compagnie dedite alla beneficenza ed all’intervento sociale finiscono sotto il controllo diretto od indiretto dello Stato che le riorganizza secondo i propri fini di politica sociale.
A Firenze la Misericordia sarà ricostituita in forma autonoma solo nel 1490, con Statuti che ne modificarono profondamente il corpo sociale, con una più ampia partecipazione a base popolare.
A partire dal XVI secolo, le diverse Confraternite cominciarono a stabilire forme di reciproca associazione in modo da aumentare la propria influenza sulle sfere politiche.
In Toscana, la politica dei Medici, inaugurata nel 1490 con la ricostituzione della Misericordia di Firenze, produce la progressiva trasformazione degli antichi sodalizi in “nuove” Confraternite di Misericordia.
Per molti anni rimasta invariata, la situazione cominciò a cambiare con l’Unità d’Italia e la capitale a Roma, e fra le Misericordie politicamente più attente emerse la necessità di dare vita ad un organismo superiore, rappresentativo delle istanze locali e delle tradizioni dell’intero movimento, a cui demandare la conduzione del dialogo con il Governo centrale.
Nel 1899 si riuniscono a Pistoia i rappresentanti di 40 Confraternite che danno vita alla Federazione trasformata, poi, in “Confederazione” nel 1947.
Ispirate ai dettami evangelici, duttili e tempestive nell’intervento, polivalenti e sempre disponibili ad intraprendere varie attività, le Misericordie in Italia come abbiamo visto hanno origini antiche, e da sempre offrono ai loro volontari l’opportunità di fornire un servizio importante per tutti coloro che necessitano di assistenza.
Oggi le Misericordie rivolgono principalmente la loro attenzione al soccorso, più specificamente al pronto soccorso con l’ambulanza
L’interesse e la solidarietà popolare hanno sempre sostenuto iniziative volte a fornire il territorio e la comunità di un servizio nel quale i volontari hanno raggiunto un grande livello di efficienza e qualità negli interventi.
Creano poliambulatori specialistici, mettendo a disposizione della popolazione quanto di meglio si possa offrire in fatto di controlli e indagini sulla salute.
L’assistenza ospedaliera è un altro dei settori interessati dalle Misericordie, principalmente per rendere il più vivibile possibile gli ambienti ospedalieri.
L’assistenza ai tossicodipendenti ed ai malati di AIDS sono altri campi in cui questo tipo di volontariato sta prendendo sempre più piede a causa delle morti sempre numerose che impongono, oltre ad un’adeguata preparazione e formazione, una più diffusa azione preventiva.
Da qui gli impegni delle Misericordie in queste situazioni: prevenzione, assistenza e dialogo
L’assistenza ai malati terminali, rivolta non solo al degente, ma anche all’intera famiglia nei momenti più difficili per alleviarne la sofferenza, ma anche l’assistenza agli uremici cronici nei trattamenti di emodialisi, aspetto altamente tecnico che richiede una grande preparazione dei volontari.
Anche il settore sociale poi, è uno dei servizi più complessi per quanto riguarda la psicologia del suo approccio.
L’animazione degli anziani, i centri di accoglienza, l’assistenza domiciliare ed i consultori per nominarne alcuni, sono servizi che rivestono un ruolo molto importante nelle comunità, poiché garantiscono il miglioramento delle vite delle persone che ne usufruiscono e vanno a sostituirsi alla sanità pubblica dove spesso vi è una carenza di strutture e personale.
L’assistenza ai carcerati e alle loro famiglie costituisce un altro settore importante che richiede grande dedizione; il recupero dei detenuti è fondamentale per il reinserimento nella società, per trovare un lavoro, ed evitare il ritorno al crimine come fonte di sostentamento.
Da evidenziare anche il servizio di Protezione Civile, in quanto in Italia sempre più frequentemente si registrano emergenze collettive a causa di disastri naturali che richiedono preparazione tecnica e qualificata su cui contare in caso di calamità.
Possiamo vedere quindi quanto le Misericordie facciano parte della storia dell’assistenzialismo in Italia e siano anche oggi parte integrante delle comunità popolari.
Articolo scritto da Michele Gruzza
Per approfondire:
Simulazione medica, Misericordie toscane alla ribalta internazionale per il progetto SimMi
Pontedera, le Misericordie donano un’ambulanza a Khombole (Senegal)
Una nuova ambulanza per la Misericordia di Marlia: domenica l’inaugurazione
Fonti:
Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Andrea Frosini (Le Misericordie, come, quando e perché); Wikipedia; Conoscifirenze.it
Link:
https://www.misericordie.it/storia
https://it.wikipedia.org/wiki/Misericordia_(confraternita)
https://www.conoscifirenze.it/i-vecchi-libri-raccontano/700-La-Compagnia-della-Misericordia.html