Strumenti per un PMA di II livello in caso di catastrofe
Che cos’è un PMA, ovvero Posto Medico Avanzato? Come funziona? Come si allestisce? In caso di emergenza e necessità – situazioni che sempre più spesso per colpa dei cambiamenti climatici si verificano sul nostro territorio – la prima risposta che deve essere data dopo il salvataggio vero è proprio è quella sanitaria. Per questo è fondamentale conoscere e capire quali sono i criteri di massima sulla dotazione di farmaci e sui dispositivi medici che devono essere presenti in un PMA di II livello utilizzabile in caso di catastrofe. Il presente documento riporta le raccomandazioni del Ministero della Salute per la risposta immediata in caso di catastrofe, fermo restando l’autonomia delle singole Regioni per cio’ che attiene i modelli organizzativi piu’ consoni alle specifiche realta’ territoriali.
1. Introduzione
Nel corso delle grandi emergenze che si sono prodotte negli ultimi decenni, sia sul territorio nazionale sia in ambito internazionale, e’ emersa la necessita’ di un’organizzazione razionale dell’approvvigionamento di medicinali e di dispositivi medici destinati al soccorso delle popolazioni colpite da una calamita’, al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’intervento ed al tempo stesso contenere lo spreco di risorse.
L’invio di prodotti non essenziali o comunque non rispondenti ai bisogni reali della popolazione da assistere, confezionati singolarmente con difficolta’ di catalogazione in tempi brevi, scaduti, prossimi alla scadenza o conservati in maniera non idonea, comporta un aggravio dell’organizzazione dei soccorsi, una riduzione dell’efficacia dell’assistenza ed un’inevitabile perdita economica dovuta allo spreco di materiale ed alla necessita’ di smaltire i prodotti non utilizzati.
Il Dipartimento della Protezione Civile, nell’intento di definire dei criteri generali e razionalizzare la gestione dei medicinali e dei dispositivi medici nelle maxiemergenze; ha redatto questo documento considerando necessario, pur nell’ambito della autonomia di cui devono disporre i diversi soggetti deputati alla pianificazione e gestione delle emergenze, indicare un livello minimo di dotazione e organizzazione comune su tutto il territorio nazionale in modo da consentire un razionale utilizzo ed approvvigionamento dei materiali in caso di catastrofe.
A tal fine nel presente documento viene definita la dotazione necessaria al funzionamento di un Posto Medico Avanzato (P.M.A.) completando sotto questo nuovo profilo, quanto contenuto nei “Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi” approvati nel corso della Conferenza Unificata del 23 novembre 2000(repertorio atti n. 367) e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 maggio 2001 n. 116
Il documento, tra l’altro, recita “…E’ auspicabile che ogni Regione, a seconda delle caratteristiche e dei rischi del territorio, sia dotata di una o piu’ strutture mobili, con funzioni di PMA di immediata mobilitazione, rapidamente attrezzabili, che possano offrire un riparo dagli agenti atmosferici e costituiscano un punto materiale di riferimento per la catena dei soccorsi consentendo di applicare, per quanto e’ realisticamente possibile, tecniche di supporto avanzato delle funzioni vitali per la sopravvivenza a breve termine dei feriti…”.
In base a tale definizione, consultata la letteratura internazionale abbastanza povera in materia di dati epidemiologici,tenendo conto delle esperienze maturate negli anni a seguito di emergenze di rilievo verificatesi nel nostro Paese e soprattutto delle dotazioni gia’ in uso in alcuni Servizi 118, e’ stato calcolato il fabbisogno di farmaci e di dispositivi medici necessari al funzionamento di un P.M.A da utilizzare a fronte di uno scenario catastrofico. Si e’ tenuto inoltre in considerazione che in linea di massima nel nostro Paese la prima fase dell’emergenza raramente si prolunga oltre le prime giornate, dopo le quali si comincia ad avere un graduale ritorno alla normalita’ e quindi alla funzionalita’ delle strutture sanitarie territoriali.
Questo P.M.A., che possiamo definire di 2^ livello per distinguerlo dal P.M.A. ordinariamente gestito dal 118, e’ studiato per essere impiegato nelle emergenze di tipo c) cioe’ in quelle situazioni che travalicano le possibilita’ di risposta delle strutture locali (Art. 2 Legge n. 225 del 24 febbraio 1992). Tale struttura dovra’:
– essere pronta all’impiego nel piu’ breve tempo possibile dall’allarme (3-4 h);
– essere in grado di trattare 50 pazienti con codice di gravita’ rosso-giallo nell’arco di 24 ore e per tre giorni;
– avere 72 h di autonomia operativa.
Per avere la sicurezza dell’idoneita’ dei prodotti, sia sotto il profilo della conservazione che della loro validita’, ed in base a considerazioni di carattere economico, si ritiene opportuno affidare l’approvvigionamento del P.M.A. di 2° livello ad una farmacia ospedaliera individuata da ogni singola Regione tenendo conto degli aspetti logistici, per il buon funzionamento del PMA, e degli elementi territoriali e previsionali dei rischi.
Eventuali interventi in ambito internazionale dovranno presupporre una diversa organizzazione del P.M.A. di 2° livello, di concerto con il Ministero degli Esteri e tenendo conto delle linee- guida dell’O.M.S.
La dotazione prevista nel seguente documento non e’ applicabile alla gestione di emergenze derivanti da attacchi terroristici con impiego di agenti chimici, biologici e nucleari, incidenti industriali rilevanti o rilascio di sostanze radioattive.
Il Prontuario contenuto nel documento, si propone quindi di:
1. fornire un elenco di farmaci e di dispositivi medici essenziali al funzionamento di un P.M.A. di 2° livello;
2. razionalizzare e facilitare le operazioni di reperimento di farmaci e materiale sanitario all’atto di un’emergenza;
3. consentire, attraverso la dotazione standard dei materiali, la rotazione di squadre sanitarie di diversa provenienza garantendo comunque una continuita’ qualitativa e quantitativa dell’assistenza;
4. favorire la pianificazione delle scorte dei farmaci e dispositivi medici utili anche per emergenze intraospedaliere.
2. Posto Medico Avanzato (P.M.A.) di 2° livello
Il P.M.A. viene definito nel documento recante: “Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi”, approvati dalla Conferenza Unificata del 23 novembre 2000 (repertorio atti n. 367) e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 maggio 2001 n. 116, come un “dispositivo funzionale di selezione e trattamento sanitario delle vittime, localizzato ai margini esterni dell’area di sicurezza o in una zona centrale rispetto al fronte dell’evento…” che “..puo’ essere sia una struttura che un’area funzionale dove radunare le vittime, concentrare le risorse di primo trattamento, effettuare il triage ed organizzare l’evacuazione sanitaria dei feriti nei centri ospedalieri piu’ idonei”.
E’ in uso ormai corrente denominare P.M.A. una struttura attendata, di rapidissimo impiego, generalmente gestita dalla Centrale operativa 118 attraverso personale formato ad operare nell’ambito dell’emergenza/urgenza, che viene utilizzata per il tempo necessario a stabilizzare i feriti gravi prima del loro trasferimento in ospedale.
Questo P.M.A., normalmente organizzato per trattare circa 10 feriti in codice di gravita’ giallo e rosso e che viene generalmente allestito in caso di “catastrofe ad effetto limitato” “….caratterizzata cioe’ dall’integrita’ delle strutture di soccorso esistenti nonche’ dalla limitata estensione, nel tempo, delle operazioni di soccorso valutata a meno di 12 h.”, presenta quindi le seguenti caratteristiche:
– capacita’ di trattamento limitata (10 pazienti);
– impiego rapido (entro 1 h.);
– durata limitata dell’intervento ( max. 12 h.).
Con il termine di P.M.A. di 2° livello si definisce invece una struttura mobile che, dovendo essere impiegata in emergenze di tipo c) (art. 2 Legge n. 225 del 24 febbraio 1992), aggiunge alle caratteristiche di rapidita’ di base, la capacita’ di assicurare alle vittime di una catastrofe gli interventi salvavita per un maggior numero di giorni.
Gli effetti di una calamita’ naturale con un forte impatto sulla popolazione e sull’ambiente (tipicamente un terremoto di magnitudo elevata) impongono la disponibilita’ di strutture campali che alla rapidita’ di invio ed allestimento, assommino la capacita’ di “funzionare” in autonomia per 72 ore, in modo da coprire la fase che segue immediatamente l’evento disastroso e consentire il recupero e il trattamento dei feriti critici.
Studi sull’epidemiologia dei disastri dimostrano che la maggior parte delle vittime muore, per i traumi riportati, entro le prime 72 ore con un picco di decessi massimo entro le prime 12 ore. E’ quindi ragionevole presupporre che in caso di un terremoto di notevole entita’ si debba procedere all’installazione di piu’ strutture da campo entro le primissime ore allo scopo di praticare manovre di stabilizzazione alle vittime del disastro.
All’allestimento dei P.M.A. in dotazione alle centrali operative 118 limitrofe all’area di interesse, faranno quindi seguito i P.M.A. di 2° livello che assieme alle Unita’ mobili medico-chirurgiche “… forniranno un livello di cure intermedie tra il primissimo soccorso ed il trattamento definitivo…”, come indicato nel documento recante: “Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi”, approvati dalla Conferenza Unificata del 23 novembre 2000 (repertorio atti n. 367) e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 maggio 2001 n. 116.
Si e’ considerato inoltre che, dopo le prime giornate, i soccorsi sanitari saranno nelle condizioni di comprendere strutture sanitarie piu’ complesse, quali gli ospedali da campo, e sara’ possibile la ripresa almeno parziale della funzionalita’ delle strutture sanitarie del territorio circostante.
Di conseguenza e’ stato ipotizzato un P.M.A. di 2° livello che, gestito da personale reperibile nel giro di 3-4 ore dall’allarme, operi in piena autonomia per 3 giorni e tratta, nell’arco di una giornata, 50 feriti con codice di gravita’ Rosso e Giallo. Non sono stati presi in considerazione i materiali necessari al trattamento di patologie minori riferibili a pazienti con codice Verde, lasciando alle autorita’ responsabili il loro approvvigionamento.
2.1 Funzioni ed organizzazione del P.M.A di 2° livello
Per ridurre significativamente la mortalita’ tra le vittime di un disastro occorre quindi;
– intervenire “in situ” in tempi compatibili con le possibilita’ di sopravvivenza dei feriti;
– disporre di unita’ campali totalmente autonome e agili per permettere, in tempi brevi, di essere facilmente trasportate ed installate la’ dove e’ necessario;
– attrezzare dette unita’ con idonei farmaci e strumentazione per i trattamenti indilazionabili;
– utilizzare personale esperto abituato ad operare in ambiente extraospedaliero nell’ambito dell’emergenza-urgenza ed a conoscenza della logistica di funzionamento. E’ opportuna la presenza anche di personale preparato nella psicotraumatologia da catastrofe.
Il P.M.A. di 2° livello, dovendo permanere sul territorio colpito da un disastro fino ad un massimo di 72 ore, sara’ gestito da diverse figure specialistiche e potra’ essere costituito da tensostrutture almeno per il triage, la stabilizzazione, l’evacuazione.
Inoltre, per poter svolgere i compiti assegnatigli dovra’:
– essere in vicinanza all’area dei soccorsi ma in zona di sicurezza, per salvaguardare l’incolumita’ di chi e’ impegnato nei soccorsi;
– essere vicino a vie di comunicazione stradali e possibilmente ad una piazzola di atterraggio per elicotteri;
– essere facilmente individuabile mediante cartelli segnaletici;
– avere l’entrata e l’uscita separate per canalizzare il flusso di vittime in un’unica direzione;
– avere adeguata illuminazione;
– usufruire di un idoneo sistema di tele-radio comunicazioni per garantire i collegamenti con le strutture sanitarie.
Tale P.M.A. deve essere composto da un numero adeguato di personale e strutturato in modo da garantire una attivita’ senza soluzione di continuita’. Tale attivita’ comprende:
– la valutazione clinica ed il triage, piu’ completo di quello sommario effettuato sul luogo dell’evento da parte dei soccorritori;
– la stabilizzazione delle vittime, e la definizione delle modalita’ di evacuazione verso gli ospedali.
3. Organizzazione delle scorte
Come gia’ detto nelle premesse, un aspetto rilevante della gestione di un P.M.A. e’ quello relativo all’organizzazione delle scorte di farmaci e dispositivi medici in vista di un’eventuale emergenza in modo da consentire:
– di essere immediatamente disponibili in stock standard;
– di essere adattate ad ogni tipologia di emergenza;
– di essere facilmente rinnovabili.
Per il conseguimento di tali obiettivi prioritari si e’, quindi, delineata l’ipotesi di affidare l’accantonamento dei farmaci (allegato n. 1), dei dispositivi medici (allegato n. 2 ) e dei disinfettanti (allegato n. 3) ad una farmacia ospedaliera individuata dalla Regione.
Tale modello e’ stato ritenuto il piu’ valido, per una serie di considerazioni:
– facilita’ e certezza di reperimento dei prodotti;
– utilizzo di farmacie gia’ operative, senza ulteriore aggravio di lavoro per gli operatori;
– riduzione degli oneri finanziari, limitati alla prima acquisizione dei prodotti;
– riduzione degli sprechi, tramite l’inserimento dei prodotti nel normale ciclo di distribuzione prima della loro scadenza.
4. Conservazione farmaci e dispositivi medici
La conservazione dei farmaci e dei dispositivi medici verra’ effettuata secondo le normative vigenti.
Il materiale sanitario, come indicato nel documento recante: “Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi”, approvati dalla Conferenza Unificata del 23 novembre 2000(repertorio atti n. 367) e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 maggio 2001 n. 116, verra’ suddiviso in casse colore corrispondenti alla destinazione d’uso:
– materiale non sanitario (colore giallo);
– materiale per supporto cardiocircolatorio (colore rosso);
– materiale per supporto respiratorio (colore blu);
– materiali diversi (colore verde).
E’ importante che all’esterno di ogni singolo contenitore sia riportato anche peso e volume.
Prodotti di infusione o materiale particolarmente pesante possono essere conservati su pallettes necessari al loro trasporto.
La suddivisione del materiale in lotti, di uguale contenuto, consente di avere immediatamente disponibile, in caso di emergenze di minore entita’, il fabbisogno necessario al trattamento salvavita di un numero minore di pazienti.
Oltre alla dotazione di farmaci e dispositivi medici, il PMA dovra’ disporre di idonee strutture logistiche minime come da elenco allegato n. 4.
5. Formazione
Per garantire un’efficace gestione dell’emergenza, oltre all’impiego di squadre sanitarie specializzate a gestire emergenze extraospedaliere, e’ indispensabile un’adeguata formazione nel campo della medicina delle catastrofi di tutte le figure che verranno impiegate nel P.M.A. di 2° livello, dei farmacisti che dovranno gestire l’approvvigionamento di farmaci oltre che del personale degli ospedali che potranno essere coinvolti direttamente o indirettamente in una maxiemergenza.
I programmi formativi dovrebbero essere affiancati da esercitazioni e simulazioni di intervento per consentire un’integrazione funzionale interdisciplinare.
6. Struttura del Prontuario per un P.M.A. di 2° livello
Il prontuario e’ stato redatto tenendo conto della Lista dei Farmaci Essenziali contenuta nelle linee guida dell’OMS e valutando liste di farmaci e di dispositivi medici redatte da altri soggetti che operano nel settore.
La selezione finale per l’inclusione dei farmaci nel Prontuario delle Emergenze e’ stata effettuata sulla base delle evidenze scientifiche reperibili in letteratura.
Al fine di facilitare gli approvvigionamenti si e’ utilizzato il codice ATC (Anatomica, Terapeutica, Chimica) che identifica ogni farmaco ed un elenco descrittivo dei dispositivi medici e dei disinfettanti.
I farmaci (Allegato 1) sono stati suddivisi per classi terapeutiche riportando:
– principi attivi in commercio in Italia;
– dosaggi e formulazioni presenti in Italia;
– via di somministrazione;
– indicazioni generiche sulla posologia;
– modalita’ di conservazione, quando necessarie;
– fase in cui il farmaco deve essere immediatamente disponibile;
– quantita’ da accantonare.
Nello stesso Allegato 1 sono riportati gli antidoti.
Gli antidoti:
– tossico;
– antidoto;
– via di somministrazione;
– posologia;
– note;
– quantita’.
I disinfettanti e antisettici (Allegato 2)
– principio attivo;
– prodotti disponibili;
– indicazioni e applicazioni;
– caratteristiche;
– norme di conservazione e stabilita’;
– avvertenze quantita’ da accantonare.
Al documento e’ allegato, inoltre, l’elenco dei dispositivi medici (Allegato 3) ed il fabbisogno minimo di attrezzature logistiche (Allegato 4) che sono indispensabili per la gestione funzionale del P.M.A. di 2° livello.
Il documento dovra’ essere revisionato una volta ogni anno per consentire l’aggiornamento dei prodotti sulla base dell’evoluzione terapeutica.
Il documento potra’ essere sottoposto a modifiche anticipate qualora l’esperienza in emergenze ne consigli delle correzioni.
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SET STRUMENTALE MONOUSO
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DESCRIZIONE ARTICOLO FORMA MISURE QUANTITA’ PER PMA
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ABBASSALINGUA MONOUSO LEGNO 50
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14 G 300
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AGOCANNULA 18 G 200
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20 G 200
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22 G 200
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AMBU+SET MASCHERINE
(COMBIBAG PER ADULTI E BAMBINI) 5+5
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APPARECCHIO PER LA DETERMINAZIONE
DELLA GLICEMIA+STRISCE 1
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ASPIRATORE MEDICALE DI SECRETI SET CANNULA:
media, mini, pool/R 5
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ASSORBENTI IGIENICI 50
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BACINELLE RENIFORMI MONOUSO 150
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BARELLA A CUCCHIAIO CON CINTURE
DI SICUREZZA 5
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BARELLA D’EMERGENZA 5
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BENDA GARZA T.12/8 ORLATA h 10 cm circa 300
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h 10 cm circa 300
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BENDE OCULARI NON STERILI 200
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BISTURI MONOUSO STERILE Lama 11 50
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Lama 20 50
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BOBINE CARTA ASCIUGAMANI 300 m 5
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BOMBOLE O2 DA L. 20 5
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BORSA CALDO ISTANTANEO 50
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CAMICE CHIRURGICO STERILE XL 50
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N° 2 50
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CANNULA GUEDEL MONOUSO N° 3 50
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N° 4 50
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CARDIOMONITOR DEFRIBILLATORE 1
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CARTELLINI PER TRIAGE 200
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CATETERE TORACICO Con mandrino CH 16 50
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Con mandrino CH 20 50
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CATETERE VESCICALE FOLEY LATTICE CH 16 50
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CH 18 50
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0.00 10
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CATGUT STERILE CON AGO 0 10
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1 10
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2 10
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CEROTTI TELATI h 10 cm circa 150
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COLLARE CERVICALE Adulti pediatrici 30
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COMPRESSA OCULARE STERILE ADESIVA 150
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COPERTA ISOTERMICA 300
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COTONE GESSI IN RULLO 20 cm 100
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COTONE IDROFILO 1.000 g 5
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DEFIBRILLATORE 1
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DEFLUSSORE FLEBOCLISI C/ROLLER 300
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ELETTRODI PER CARDIOMONITOR 150
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FILI DI SETA CON AGO 50
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FILTRI E TUBI CORRUGATI 20
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FORBICE DA MEDICAZIONE 3
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FORBICE PER TAGLIO ABITI 5
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GARZA STERILE T 12/8 16 STRAT. 18 X 40 cm 500
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GARZE NON STERILI 20 cm X 20 cm 10 kg
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GUANTI LATTICE Media 2000
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Grande 2000
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IMMOBILIZZATORE PER SPALLA-BRACCIO L 30
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XL 30
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KIT CRICOTOMIA 50
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LACCIO EMOSTATICO 5
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LACCIO EMOSTATICO
DI ESMARK O MARTIN 5
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MAGLIA TUBOLARE 8 cm 5
CONFEZIONI
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10 cm 5
CONFEZIONI
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LANCETTA PUNGIDITO STERILE 150
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LENZUOLO IN TELA MONOUSO 150
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MAGNETE PER ESTRAZIONE
CORPI ESTRANEI FERROSI 2
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MASCHERA OSSIGENOTERAPIA
+ DILUITORE 50
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MASCHERINE CHIRURGICHE MONOUSO 300
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MASCHERINE ANTIBATTERICHE
I E II LIVELLO 200
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MATERASSINO A DEPRESSIONE 3
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PADELLA MONOUSO 30
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PANNOLONI RETTANGOLARI
PER INCONTINENTI 100
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PIASTRE PER DEFRIBRILLAZIONE
SEMIAUTOMATICA E PACING 50
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PAPPAGALLO MONOUSO 30
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RASOIO MONOUSO PER TRICOTOMIA 50
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RUBINETTO A TRE VIE STANDARD 50
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SACCA PER LIQUIDI ORGANICI 2.000 ml tubo 130 cm 50
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SACCA PER RECUPERO SALME 150
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SACCHETTI RISERVA ASPIRATORE 30
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SATURIMETRO 5
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SCATOLE PORTARIFIUTI A RISCHIO 50
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SET PER INTUBAZIONE 5
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SFIGMOMANOMETRO
A MERCURIO/MECCANICO 5
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SIRINGA PLASTICA INSULINA STERILE 100 U/ml 50
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SIRINGA PLASTICA C/CATETERE 50 ml 50
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2,5 ml 22 G 300
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SIRINGA PLASTICA STERILE 5 ml 22 G 300
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10 ml 21 G 300
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K 30 50
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SONDINO NASOGASTRICO K 31 50
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K32 50
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SONDINO PER ASPIRAZIONE MONOUSO 50
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STECCHE DI ZIMMER 150
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STECCHE METALL. IMBOTT. PER DITA 50 cm 150
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STERI – STRIP 6 mm X 100 mm 200
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6 mm X 75 mm 200
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STETOFONENDOSCOPIO 5
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TELO STERILE 70 X 180 cm 50
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TELO DA TRASPORTO 30
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TERMOMETRO CLINICO 15
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TUBI ENDOTRACHEALI 50
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ILLEGGIBILE
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1 PINZA ADSON
CHIRURGICA
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1 FORBICE MAYO
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1 PORTA AGHI MAYO
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KIT PER CHIRURGIA 2 MOSQUITO 100 PEZZI
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4 GARZE
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2 GUANTI
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1 TELINO
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1 PINZA STANDARD
CHIRURGICA
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1 FORBICE MAYO
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KIT PER MEDICAZIONE 1 MOSQUITO 100 PEZZI
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2 GUANTI
——————
1 TELINO
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1 PINZA THUMB
ANATOMICA
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1 PINZA STANDARD
CHIRURGICA
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1 FORBICE MAYO
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KIT PER PRONTO SOCCORSO 1 PORTAGHI MAYO 100 PEZZI
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6 GARZE
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2 GUANTI
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1 TELINO
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ATTREZZATURE LOGISTICHE
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DESCRIZIONE ARTICOLO FORME CLASSIFICAZIONE QUANTITA’
MISURE PER PMA
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PER 50 PAZIENTI BARELLATI
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TENDE TIPO TUNNEL
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BRANDINE PIEGHEVOLI N° 50
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GRUPPO ELETTROGENO 3 Kw 1
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TANICHE PER GASOLIO
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CAVI E LAMPADE PER
ILLUMINAZIONE TENDE
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TELEFONO CELLULARE
CON CARICABATTERIA 1
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SEDIE PIEGHEVOLI 2
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TAVOLINI PIEGHEVOLI 2
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PENNE BIRO, BLOCCO NOTES,
PENNARELLI INDELEBILI
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SCHEDE TRIAGE 200
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CONTENITORI PER RIFIUTI
SPECIALI(TIPO HALIBIX) 10
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CONTENITORI PER
RIFIUTI TAGLIENTI 10
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MEGAFONO 1
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ROTOLO NASTRO
DI DELIMITAZIONE 1
——————————————————————–
TANICHE ACQUA POTABILE 20 LITRI 10
——————————————————————–
BICCHIERI DI PLASTICA 200
——————————————————————–
VIVERI AD ALTO
CONTENUTO ENERGETICO PER 3 GIORNI PER 20 PERSONE
——————————————————————–
CASCHI CON LAMPADA
FRONTALE 20
——————————————————————–
GUANTI DA LAVORO 20 PAIA
——————————————————————–
TORCE ELETTRICHE
RICARICABILI 5
——————————————————————–
BATTERIE DI RISERVA PER
LUCI FRONTALI E MEGAFONO
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FUMOGENI DI SEGNALAZIONE 10
——————————————————————–
SET UTENSILI ACCETTA, GUANTI ANTIACIDO, ACCENDINO, FIAMMIFERI
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