Un operatore della Croce Rossa fotografato mentre, in divisa, spara al poligono

Un volontario della Croce Rossa di Formigine, in provincia di Modena, è stato fotografato lo scorso autunno al poligono mentre spara indossando la divisa della Croce Rossa.

Lui stesso aveva pubblicato le foto sul suo profilo facebook, innescando un vero e proprio caso. Foto rimosse immediatamente, imbarazzo da parte delle figure istituzionali della Croce Rossa locale e parole dure da parte di Francesco Rocca, commissario nazionale dell’organizzazione umanitaria il quale ha dichiarato:

“Qualcuno ha scambiato la Croce Rossa Italiana per un circolo di caccia”.

Inoltre, come da regolamento, è in corso un procedimento disciplinare a livello nazionale a Roma. Oggi alla questione si aggiunge una nuova dichiarazione, ad oera del Tenente Colonnello Claudio De Felici, Referente della Comunicazione Corpo Militare CRI.

“Il soggetto in questione, M.M. di 51 anni… si trovava al poligono di tiro di Sassuolo (Modena) insieme ad altri due operatori di Croce Rossa per svolgere un servizio di assistenza sanitaria in occasione di una gara di tiro a segno organizzata dall’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia). Il predetto M.M. indossava pantaloni rossi e maglietta bianca con il logo della Croce Rossa Italiana e non un’uniforme di foggia militare né, tantomeno, quella del Corpo Militare CRI, del quale peraltro il soggetto è un Sottufficiale in congedo. Si fa presente che nel giorno in questione il volontario di Croce Rossa non era richiamato in servizio nelle fila del Corpo Militare CRI, ma espletava un servizio di volontariato civile per l’Associazione e, terminata la competizione, lo stesso veniva invitato dagli organizzatori della manifestazione a sparare qualche colpo di prova…” 

 

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