Volontaria aggredita al 118 del San Camillo: "Noi lavoriamo, chi ci tutela?"

Al San Camillo di Roma nei giorni scorsi è stata scritta un’altra brutta pagina del soccorso e dell’inciviltà. Una donna, inferimera professionale (non soccorritrice, come inizialmente era stato rilevato), è stata aggredita da un uomo presso il Pronto Soccorso della struttura capitolina. La donna, che da vent’anni esercita la professione sanitaria, ha denunciato il fatto su Facebook, pubblicando la foto dell’ematoma sullo zigomo causato dal pugno sferrato dall’aggressore. “Oggi sono stata aggredita da un pazzo – scrive la soccorritrice – perche’ mi sono rifiutata di somministrargli una terapia prima che lo vedesse il medico. Mi ha sferrato un pugno e meno male che è stato bloccato e poi portato via dalla Polizia. Noi lavoriamo così, cari utenti. Prima di passare al san camillo sfogate le vostre ire a casa vostra, noi lavoriamo e non siamo assolutamente tutelati. Io oggi ho rischiato di essere pestata a sangue, va bene?”.

L’episodio ha suscitato l’immediata solidarietà di amici e soccorritori, che stanno divulgando sulla rete le foto di questa brutta vicenda, sempre più ordinaria purtroppo nei PS d’Italia.

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