Bomberos in Argentina: storia del Dipartimento dei Voluntarios de La Boca, Buenos Aires

La storia dei Bomberos in Argentina: il corpo dei Vigili del Fuoco volontari della Boca nasce grazie ad una bellissima storia di immigrazione e collaborazione per il bene della comunità della capitale argentina

Un decreto dell’8 dicembre 1860, firmato dal governatore Ocampo e firmato da Sarmiento come ministro, è il primo provvedimento ufficiale riguardante la formazione di un corpo dei Vigili del Fuoco in Argentina, i Bomberos

Il capo della polizia Rafael Trelles dovette mettere a disposizione del giudice di pace di Barracas al Norte una pompa con le sue provviste e poi “organizzare un corpo dei Vigili del Fuoco idoneo, in modo che, addestrandosi nella loro manipolazione, possano venire a spegnere gli incendi che si verificano”.

Nel frattempo, gli incendi venivano combattuti in modo primitivo con vicini volontari, senza organizzazione né esperienza.

Sebbene la giunta del Comune di Buenos Aires richiedesse esplicitamente dei servizi contro gli incendi, il governo continuò ad ignorarne la necessità.

Fu dalla stazione di polizia responsabile di Enrique O’Gorman, il 2 gennaio 1870, che trenta agenti furono assegnati al compito di Vigili del Fuoco, creando così il primo Dipartimento della capitale.

Una città che all’epoca aveva il suo limite occidentale nelle vie Castro Barros-Medrano.

Un’area troppo grande per un numero così ridotto di agenti.

Nel 1876, il presidente Nicolás Avellaneda approvò la prima legge a livello nazionale sull’immigrazione e la colonizzazione.

Da allora l’afflusso di immigrati crebbe costantemente, trasformando la vita sociale dell’Argentina.

La Boca del Riachuelo, che allora era un sobborgo, iniziò a ricevere un flusso incessante di immigrati, per lo più italiani di umili origini, che cercavano di progredire in questa nuova patria.

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Il quartiere crebbe e si popolò di nuove case per lo più costruite con i resti dei cantieri navali della zona, legno, lenzuola, quadri.

Case molto precarie e facilmente infiammabili.

Le strade erano di terra battuta e l’accesso risultava quasi impraticabile nei giorni di pioggia, quindi le operazioni di soccorso da parte dei Vigili del Fuoco risultavano quasi impossibili.

Nel dicembre 1883 scoppiò un vorace incendio a Corti y Rivas, una rinomata azienda situata vicino alla riva del fiume su quella che oggi è Almirante Brown Avenue.

Lingue di fuoco uscivano dalle porte e dalle finestre del negozio con fiamme che si propagavano rapidamente minacciando di diffondersi anche negli edifici vicini.

Tra il pubblico che stava guardando emerse un giovane di 20 anni gridando: “Dai coraggio, spegniamo il fuoco!”.

Si formò rapidamente una catena in cui uomini e donne portavano secchi d’acqua, che venivano riempiti nel fiume, per cercare di estinguere il fuoco.

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Motivato da questo evento, all’inizio del 1884, Don Tomás Liberti insieme ai figli Oreste Liberti, Attilio Liberti e un gruppo di noti vicini riuniti a casa sua, decisero di organizzarsi e, trovando praticabile l’iniziativa, fecero circolare per la città un invito scritto in italiano:

«Concittadini! Una scintilla potrebbe sviluppare un vorace incendio e ridurre in cenere le nostre case in legno.

Abbiamo bisogno di una societá di Pompieri che nel momento del pericolo salvi i nostri beni e le nostre famiglie.

A tale scopo vi invitiamo alla riunione che avrà luogo domenica alle ore 3 pom nell’ Ateneo Iris.

Concittadini! L’ idea iniziata da pochi ha bisogno di voi tutti e con il vostro valido appoggio avremo l’orgoglio di aver costituito un’Associazione utile e filantropica.

Domenica, dunque, all’ Ateneo Iris; nessuno manchi all’appello».

Domenica 2 giugno 1884, prima di una grande convocazione, Liberti espose le finalità e la convenienza dell’istituzione di un corpo volontario di Vigili del Fuoco.

Dopo un breve dibattito, vennero approvate le basi per la formazione della “Associazione Italiana Vigili del Fuoco Volontari di La Boca”.

Fu definita la prima commissione direttrice con vari illustri cittadini il cui presidente eletto fu Tomàs Liberti.

Anche José María Buyo, un grande propagandista per le organizzazioni dei Vigili del Fuoco volontari e manager della compagnia di assicurazioni contro gli incendi “La Mutua” quel giorno condivise le sue conoscenze e propose un primo regolamento della compagnia dei Vigili del Fuoco che aveva scritto e stampato poco tempo prima. Venne riconosciuto come “Primo membro meritevole”.

Quel 2 giugno non fu un giorno qualsiasi, poiché andava anche a commemorare un nuovo anniversario della morte dell’Eroe dei due mondi e cavaliere dell’umanità Giuseppe Garibaldi.

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Storia dei Bomberos in Argentina: i primi uffici vennero installati in un edificio in via Necochea, tra Lamadrid e Pedro de Mendoza

Davanti venne posto un cartello con la scritta “Volere è potere”, il motto del fondatore dell’istituzione.

Il 2 agosto dello stesso anno, il primo procuratore della Nazione approvò lo statuto della Società, riconoscendo l’ente come ente di servizio pubblico e dotandola della corrispondente personalità giuridica.

Mentre la corporazione cresceva gradualmente, il Circolo Dante Alighieri fece la sua prima raccolta fondi a beneficio del dipartimento, che all’epoca contava già 25 Vigili del Fuoco volontari.

Con i fondi raccolti, acquistarono il primo mezzo antincendio, una pompa a mano che chiamarono come il loro motto.

I vigili del fuoco cominciarono a ricevere un addestramento adeguato e qualche mese dopo arrivò anche l’azione.

Un vorace incendio scoppiò in una grande fabbrica di candele a Barracas del Sud (Avellaneda).

Con solo una pompa a mano e molto entusiasmo, i vigili del fuoco volontari di La Boca furono in grado di spegnere il fuoco, avendo così il loro battesimo del fuoco.

La storia del Corpo dei Vigili del Fuoco della Boca proseguì negli anni attraversando vari tentativi governativi per eliminarla e addirittura una rivoluzione, sempre uscendone vincitrice grazie all’appoggi della comunità che hanno da sempre giurato di proteggere.

Una bellissima storia di come una popolazione immigrata in questa terra si sia attivata autonomamente per creare un Dipartimento volontario efficiente e stimato in tutto il Sud America.

“Sappiamo tutti come spagnoli e italiani abbiano gareggiato in tutta la Repubblica per fondare comunità ed enti filantropici al servizio della società.

Questo è lo spirito che ha presieduto anni di progressi in Argentina”, così si espresse il presidente Raúl Alfonsín dal balcone dell’edificio dei Vigili del Fuoco volontari per le celebrazioni del 100° anniversario svoltesi nel 1984.

Il presidente dei vigili del fuoco Carlos Bello lo ricevette nuovamente l’11 marzo 1985, quando Alfonsín visitò il quartiere con l’allora Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini e sorprendentemente, infrangendo ogni protocollo, attraversarono insieme il fiume Riachuelo in barca, allarmando e confondendo la custodia presidenziale.

Articolo scritto da Michele Gruzza

Per approfondire:

Emergency Museum: la bicicletta del pompiere

Vigili del Fuoco, storia dell’American-LaFrance Fire Engines Co.

Emergency Museum: il Museo dei Vigili del Fuoco della Germania a Fulda

I sapeur pompiers di Lyon Rhône e il loro museo

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Fonte:

Bomberosdelaboca.org

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