BREAKINGNEWS - L'elisoccorso in Liguria non esiste più? dimissioni in blocco del nucleo elicotteristi Vigili del Fuoco
Le dimissioni in blocco del nucleo elicotteristi della Liguria sono dell’11 marzo: un gesto estremo per chiedere che il governo tenga conto della loro professionalità e dei rischi corsi quotidianamente nel corso delle operazioni. La protesta, alla quale aderisce il 99% del personale aeronavigante, è stata annunciata con una lettera inviata ai vertici del Corpo Nazionale, alla direzione centrale per l’Emergenza e a tutte le rappresentanze sindacale.
Dall’11 marzo scorso la Regione Liguria non ha più elicotteristi, perché si sono tutti dimessi. Si tratta di una protesta molto grande e molto forte, riportata dalla stampa locale. Come scrive Riviera24, nonostante la rilevanza e specificità delle funzioni svolte dalla componente aerea dei Vigili del Fuoco è stata prevista l’istituzione di uno specifico ruolo di aeronaviganti ma ai quali non viene corrisposto un adeguato inquadramento giuridico ed economico. Nonostante il nucleo elicotteristico dei Vigili del Fuoco (che pilotano i velivoli con denominati “Drago”) abbia elevate professionalità sia nel personale pilota che in quello tecnico specialista, a cui il ministero dell’Interno rilascia speciali brevetti di volo, nell’aggiornamento del decreto legislativo 217/2005 è stata prevista l’istituzione di uno specifico ruolo aeronaviganti, ai quali però non viene corrisposto un adeguato inquadramento giuridico ed economico, contrariamente a quanto accade per le Forze armate e quelle di Polizia. Tradotto: a parità di lavoro, tra indennità supplementari, di pronto intervento aereo, di aeronavigazione e così via un collega appartenente a un altro corpo può guadagnare anche 1000 euro in più al mese.
Dopo la Riforma Madia, con l’ingresso nel personale aeronavigante dei Vigili del Fuoco, di ex personale del Corpo forestale dello Stato – spiegano i lavoratori – tale incongruità si presenta in modo ancora più ingiustificabile. Con le dimissioni in blocco dal profilo aeronavigante, i piloti e specialisti del reparto Volo chiedono di essere reintegrati nel settore operativo. Da quella posizione svolgeranno comunque il loro servizio.
Un servizio storico: i Vigili del Fuoco svolgono la loro attività con mezzi aerei fin dal 1954, secondi in ordine temporale soltanto all’Aeronautica militare, e gestiscono sei linee di volo tra elicotteri e aerei e oltre 75 aeromobili sul territorio nazionale.
“Massima solidarietà e sostegno ai 25 vigili del fuoco genovesi del nucleo elicotteristi che hanno dato le dimissioni in blocco, come tanti altri colleghi in tutta Italia, per vedere riconosciuta la loro professionalità e i rischi del proprio mestiere, attraverso l’apertura del contratto di categoria” hanno commentato Alice Salvatore e Marco De Ferrari, consiglieri regionali del M5S. “Il MoVimento 5 Stelle si sta muovendo a tutti i livelli istituzionali, a cominciare dal Parlamento con un’interrogazione al Senato a prima firma Nunzia Catalfo per chiedere al Ministro dell’Interno di riconoscere ai piloti e agli specialisti del reparto volo dei Vigili del fuoco lo stesso inquadramento giuridico, economico e pensionistico del personale aeronavigante dello Stato”. “Parliamo di un servizio storico e di una categoria fondamentale nella filiera dell’emergenza, come abbiamo visto anche in occasione dell’ultimo sismico nell’Italia centrale, che pure si trova a fare i conti con un’ingiustificata disparità di trattamento, in barba alle promesse del Governo e della riforma Madia, che si sono rivelate solo fumo negli occhi”.
“Toti e la sua Giunta facciano pressione sul Governo per garantire sicurezza e dignità ad una delle componenti dello Stato più importanti e sottovalutate, soprattutto in una regione come la Liguria ad altissimo rischio idrogeologico e di incendi” concludono i due esponenti pentastellati.