Danimarca, i Vigili del fuoco all'esercitazione internazionale ModEx 2023
Con la scorsa settimana si è chiusa la prima ModEx dell’anno, organizzata dal Meccanismo Unionale di Protezione Civile Europea tenutasi a Tinglev (Danimarca) dal 20 al 23 di gennaio, nella quale si simulava lo scenario emergenziale all’indomani di un sisma in presenza di condizioni meteorologiche avverse
ModEX 2023, l’esercitazione di Protezione civile europea
Il Corpo Nazione dei Vigili del fuoco, quale principale struttura operativa all’interno del sistema nazionale di Protezione Civile, ha inviato un team in fase di certificazione che contribuisce allo sviluppo del sistema di gestione dell’emergenza a livello europeo e sviluppa strumenti già attualmente in uso a livello nazionale, e cioè un sistema di contromisure a breve termine, che proviene dalla Circolare EM 1/2015.
L’STCS è un sistema che punta a fornire un approccio tecnico specialistico per la gestione di criticità strutturali, attraverso le valutazioni speditive da parte di ingegneri strutturisti dispiegati sul campo all’indomani di una catastrofe che, tramite apposita modulistica (in lingua inglese), forniscono informazioni precise a supporto dell’attività di pianificazione e gestione dell’emergenza (funzionali ad esempio alla delineazione rapida della zona rossa) e la progettazione speditiva di opere provvisionali.
A differenza di un modulo standardizzato, così come descritto nelle linee guida dell’Insarag, una capacità è un team flessibile, in grado di dispiegarsi ricoprendo più mansioni ove richiesto.
Nella fattispecie, l’STC capacity non solo è in grado di fornire valutazioni speditive sulla stabilità di edifici su vasta scala dopo un terremoto importante ma si presta anche all’assistenza alle squadre USAR (ricerca e soccorso in ambiente urbano) nella progettazione di puntellamenti provvisori funzionali all’estricazione delle vittime in maceria; il team è caratterizzato anche dalla capacità di gestione dei dati e della loro georeferenziazione e, ove richiesto dalle autorità locali, può fornire assistenza e formazione nei confronti dei tecnici del paese colpito per la messa in sicurezza degli edifici tramite procedure speditive il più possibile standardizzate.
Durante l’esercitazione in territorio danese, che ha visto dispiegati altri team di pompieri provenienti da Repubblica Ceca, Francia e Azerbaijan, le squadre venivano messe alla prova sulle loro caratteristiche salienti, testandone le capacità di indipendenza logistica, di adattabilità ai repentini cambiamenti di situazione (un segnale di evacuazione dovuto ad un aftershock o l’assenza di segnale internet, tanto per citarne qualcuno) e l’interoperabilità con le squadre di altre nazioni.
Un banco di prova interessante che ha messo in luce punti di forza e criticità su cui lavorare in vista del test finale di certificazione che avverrà il prossimo ottobre in Bulgaria.
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